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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 29 DICEMBRE 2024

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Cittanova, querelle destinazione d’uso ex mercato coperto Domenico Fonti, dell'associazione culturale Andare oltre, offre spunti di riflessione all'Amministrazione comunale e punta il dito contro l'opposizione, a suo dire completamente assente

Cittanova, querelle destinazione d’uso ex mercato coperto Domenico Fonti, dell'associazione culturale Andare oltre, offre spunti di riflessione all'Amministrazione comunale e punta il dito contro l'opposizione, a suo dire completamente assente
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Da alcuni giorni  vengono pubblicati sui social network alcuni post i cui contenuti riguardano il trasferimento dei dipendenti dell’ufficio tecnico comunale presso la struttura  dell’ex mercato coperto. Alcuni di questi Post mettono in risalto che la struttura del mercato coperto ha una destinazione d’uso non idonea (botteghe per l’artigianato) per ospitare gli uffici di cui sopra.

Pertanto, qualora fosse vero,  ragion vuole che per poter utilizzare la struttura come uffici bisogna procedere da prima alla realizzazione dei lavori di adeguamento necessari per poter adeguare la sopra detta struttura ad ospitare gli uffici comunali, e successivamente  procedere al cambio di destinazione  d’uso della stessa.

Sorge allora spontaneo chiedersi, se l’attuale amministrazione prima di procedere al trasferimento dell’ufficio tecnico, effettuato in quanto i vecchi ambienti sono stati ceduti alla nuova agenzia di Calabria Verde, ha valutato gli effettivi costi che detta operazione comporta per le casse comunali, ovvero in modo ancor più semplicistico se ha valutato “l’equivalenza costi – benefici”.

Così come è anche vero che spesso si fanno “i conti senza l’oste”, infatti, la struttura del mercato coperto è stata ristrutturata , grazie ad un finanziamento della Regione Calabria con l’unica finalità che detti ambienti venissero utilizzati come botteghe artigiane per un determinato periodo .

Chiarisco che la mia non è una critica all’arrivo di Calabria verde nel nostro comune che mi auguro sia incentivo di sviluppo per Cittanova. Cosi come mi auguro che l’Amministrazione abbia concordato con la Regione Calabria un possibile  cambio di destinazione d’uso dei locali (ex mercato coperto) rispetto a quanto previsto a suo tempo per poter beneficiare dell’importo necessario alla realizzazione della ristrutturazione dei locali.

Ma ciò che emerge da tutto ciò è una evidente superficialità e mancanza di programmazione da parte dell’amministrazione rispetto ad un intervento cosi delicato ed importante.  Così come sembra strano che questa Amministrazione, composta da una parte politica che da sempre si dice sensibile ai lavoratori, non abbia pensato ad individuare e  garantire  locali idonei e a norma  per coloro che vi lavorano, come ad esempio l’esigenza di una corretta circolazione di aria naturale nelle ore di lavoro, come prevede la normativa di settore, per non parlare delle altre condizioni che i dipendenti tutti sono obbligati a sopportare.

Cosi come sorge spontaneo chiedersi se questa operazione di trasferimento degli uffici in altra struttura destinata ad essere utilizzata per altri scopi non stia esponendo il Comune ad eventuali sanzioni da parte della Regione Calabria per non aver rispettato quanto sottoscritto nei vari atti amministrativi che regolano il rapporto. Effetti sanzionatori, anche economici, che potrebbero avere delle ricadute sulle casse comunali e di conseguenza sui cittadini tutti.

Dette osservazioni vogliono offrire alla nostra Amministrazione uno spunto di riflessione nell’interesse della nostra comunità e dei dipendenti comunali prima di tutto, essendo la mia un’opposizione che non fa sconti, ma responsabile. Tenuto conto che l’arrivo dell’Azienda Calabria verde, stanti cosi le cose, comporta delle spese considerevoli (giuste per i lavoratori) per il nostro comune al fine di mettere a norma i locali dell’ex mercato coperto, credo sarebbe stato più opportuno, fatti due conti, individuare altre strutture esistenti  nel nostro comune, sicuramente meno dispendiose dal punto di vista degli interventi da fare, dove avrebbe potuto insediarsi Calabria verde come ad esempio i locali abbandonati di un ente morale. Non vorrei che qualcuno, nel voler dare dimostrazione di efficienza politica, nella fretta magari di recuperare consenso, abbia fatto commettere all’Amministrazione errori di valutazione sia dal punto di vista logistico e anche economico per la nostra comunità. Ciò che mi sorprende è il silenzio dell’opposizione presente in consiglio comunale in tutta questa vicenda, che a mio avviso avrebbe dovuto intervenire per i fatti sopra elencati.

Gli errori che un’amministrazione può compiere devono trovare nelle forze d’opposizione la sensibilità di essere prevenuti nell’interesse della comunità, questa, unica a pagare scelte che possono risultare sbagliate dal punto di vista politico. Questo modo di operare politicamente delle forze di opposizione, potrebbero trovare facile accusa di complicità per soddisfare un lato egoistico dal punto di vista elettorale, anzichè dimostrare sensibilità per essere domani un’alternativa credibile per Cittanova. Tale stato di abbandono della struttura che era destinata a “mercatino dell’Artigianato”, come i bandi non partecipati dagli artigiani, può significare che, come spesso accade, si accede a finanziamenti con lo scopo di dimostrare capacità di recepire fondi o giustificare opere pubbliche (inutili) senza prima fare una chiaro studio di settore tra gli artigiani. Personalmente, ho sempre dimostrato riserve verso questa destinazione d’uso, perché, concentrare le botteghe artigianali in una vetrina, rende ancor meno frequentato il centro storico che, con la presenza di botteghe artigiane, riacquisterebbe vitalità.

Domenico Fonti (Associazione Politico Culturale Andare Oltre di Cittanova)