Claudio Quattrone e la valorizzazione del borgo calabrese In Calabria il racconto del territorio, della storia e della cultura della realtà dei piccoli borghi lo si è fatto in tanti modi: articoli, libri, racconti, documentari
redazione | Il 10, Set 2024
In Calabria il racconto del territorio, della storia e della cultura della realtà dei piccoli borghi lo si è fatto in tanti modi: articoli, libri, racconti, documentari ecc.
Mai si è scelto la strada dell’impatto immediato di un messaggio che raggiunge grandi e piccoli.
Lo ha fatto Claudio Quattrone, classe 1992, di Reggio Calabria con il suo DATTILO Animated Film Teaser/Trailer-2024 di cui sentiremo parlare presto.
Claudio si specializza in Cinema di Animazione presso il The Animation Workshop in Viborg (Danimarca).
Nel 2017 lavora nell’industria dell’animazione, collaborando con Disney per il film animato Disenchanted, con Warner Bros per i film Space Jam; a New Legacy e Merry Little Batman e la serie tv Little Ellen con Netflix per la serie di Zero Calcare. Collabora con la Rai in spot pubblicitari animati e dal 2021,Claudio, scrive, dirige e produce i suoi prodotti in animazione.
Dattilo, (Pentedattilo, il bellissimo borgo fantasma, nel comune di Melito Porto Salvo ,abbandonato a partire dal 1960 per il crollo della montagna) racconta, in pochi minuti, una storia d’amore tra Andrea e Francesca che vorrebbe sposare Damiano e attraverso il potere magico della Montagna a forma di mano nel borgo incantato di Dattilo, decide di impedirlo trafiggendo il Cuore pulsante della Montagna che conferisce energia vitale al paese.
Andrea imparerà ad accettare che Francesca sia innamorata di un’altra persona sacrificandosi e ripristinando lo splendore del borgo in rovina per il suo gesto.
Ci vogliono interventi, progetti, volontà politica per salvare e valorizzare i nostri borghi ormai abitati solo da vecchi e pochi bambini ,ma come ci insegna DATTILO, ci vuole tanto amore per fare in modo che la nostra cultura ,la nostra storia e la nostra identità non siano sommersi dalle montagne che crollano.
Aldo Polisena