Coldiretti Calabria, parte vendita vino novello Circa 30mila le bottiglie prodotte in Calabria
E’ arrivato sulle tavole il vino novello con le circa 30mila bottiglie
prodotte in Calabria nel 2015. Lo rende noto la Coldiretti nel
sottolineare che quest’anno il “deblocage” è anticipato, secondo quanto
disposto dal decreto del ministero delle Politiche agricole, di quasi tre
settimane rispetto al concorrente Beaujolais nouveau francese. La qualità
si prevede buona – sottolinea la Coldiretti -, ma la produzione risulta in
calo rispetto al passato. Il vino da bere giovane, anche se apprezzato come
prima produzione enologica dell’anno, ha un po’ perso dunque lo smalto del
passato. All’origine del fenomeno – rileva la Coldiretti – c’è una serie di
fattori, a partire dalla limitata conservabilità, che ne consiglia il
consumo nell’arco dei prossimi 6 mesi fino alla tecnica di produzione, la
macerazione carbonica, che è più costosa rispetto a quelle tradizionali. Ma
gli stessi vitigni che negli anni passati rappresentavano la base del
novello vengono oggi spesso utilizzati per produrre vini ugualmente giovani,
ideali per gli aperitivi, ma che non presentano problemi di durata. Un
quantitativo minore di bottiglie ma i cittadini -consumatori attendono
sempre questo momento che caratterizza l’autunno per bere insieme
nell’allegria e nella spensieratezza, abbinandolo ai piatti tipici calabresi
e alle produzioni autunnali come le castagne e funghi. I prezzi delle
bottiglie di novello non hanno subito variazioni- sottolinea la Coldiretti
-. Il “vino da bere giovane”, che negli ultimi anni ha perso un pò di
appeal, è nato negli anni ‘ 50 in Francia nella regione Beaujolais e le sue
caratteristiche sono determinate dal metodo di vinificazione utilizzato che
è stato messo a punto dal ricercatore francese Flanzy ed è – continua la
Coldiretti – profondamente diverso da quello tradizionale: le uve del
novello, infatti, non vengono pigiate e successivamente fermentate come nel
caso dei vini tradizionali, ma viene invece effettuata la fermentazione
direttamente con gli acini interi in modo che solo una piccola parte degli
zuccheri presenti si trasformi in alcool, conferendo al vino il
caratteristico gusto amabile e fruttato.