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TAURIANOVA (RC), SABATO 23 NOVEMBRE 2024

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Coldiretti chiede al prefetto di Cosenza convocazione tavolo tecnico Per l'invasamento della traversa della diga di Tarsia. Molinaro: "Il Consorzio ha fatto in poco tempo quello che non era stato fatto in quarant’anni e nonostante ciò giunge un cavilloso burocratese della Direzione Generale Dighe"

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“Non si può più attendere. Occorre che il Consorzio dei Bacini dello Jonio Cosentino con sede a Trebisacce, venga autorizzato immediatamente  all’invasamento della traversa della Diga di Tarsia  fiume Crati, poiché ogni giorno che passa diventa più difficile fronteggiare all’indispensabile accumulo di acqua necessaria all’irrigazione delle colture della Piana di Sibari e ciò mette in serio rischio l’agricoltura e l’ agroalimentare di qualità di un territorio particolarmente importante”.  Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria consapevole . del problema che può assumere contorni preoccupanti anche per quanto riguarda l’ordine pubblico, ha scritto una lettera al Prefetto di Cosenza dr. Gianfranco Tomao chiedendo un urgente convocazione di un Tavolo Tecnico con i soggetti interessati e cioè Ministero Infrastrutture- Direzione Generale Dighe, Dipartimento Regionale Agricoltura e Risorse Agroalimentari, Consorzio di Bonifica dello Jonio Cosentino per trovare  la soluzione immediata e adeguata, per la risoluzione di una di problematiche e intralci, di varia natura. Giova riportare alcuni fatti. La Diga di Tarsia a seguito della riforma dei Consorzi di Bonifica è stata  trasferita con D.P.G.R. n. 26 del 12/02/2010 al Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini dello Jonio Cosentino di Trebisacce. Dal completamento, avvenuto nell’anno 1966, fino al febbraio 2010 nessuno, e nello specifico, il famigerato  e pluricommissariato ex Consorzio Sibari – Crati e la Regione Calabria proprietaria della Traversa di Tarsia hanno mai avviato le procedure di collaudo. Appena insediati, gli organi del nuovo consorzio di Bonifica  hanno subito  avviato i lavori di manutenzione straordinaria e acquisto di attrezzature per il monitoraggio della Diga e  a partire dal 13 maggio 2010 che hanno riguardato i seguenti lavori: muro di controripa e piazzale in sponda destra della Traversa, schema di tenuta della sponda destra della Traversa e sistemazione del pendio, in sponda destra, a valle della Traversa; acquisto della strumentazione di misura per il controllo della sicurezza dello sbarramento e per il sistema di monitoraggio della Traversa; rilievi ed indagini della Traversa (geotecniche e geofische); valutazione della vulnerabilità statisca e sismica della Traversa; redazione del Piano di Gestione degli Invasi e redazione del Piano di Manutenzione; lavori di ripristino della galleria e del canale di adduzione della Diga. I suddetti lavori sono stati realizzati con il recupero di finanziamenti statali per complessivi Euro 4.751.347,03. E’ stata una  azione costante e  incisiva quella portata avanti dal Consorzio, ma adesso, nonostante le rassicurazioni del Dipartimento Agricoltura che mette a disposizione le risorse per il completamento del collaudo, un cavilloso burocratese ministeriale della Direzione Generale Dighe, dispone la riduzione della quota di invaso da 54,00 m s.l.m. a 51,50 m s.l.m. creando quindi le relative problematiche che impediscono all’operoso Consorzio di procedere nei tempi all’invasamento della traversa. Il Consorzio, mantiene salda la gestione – conclude Molinaro – e Coldiretti è al suo fianco per impedire scelte sciagurate che disconoscendo la realtà  non fanno altro che aggiungere difficoltà.