Coldiretti: “Cipe assegna 1.197,7 milioni di euro alla Calabria” Molinaro: "Una buona notizia e adesso al lavoro per fare le migliori scelte in tempi veloci e senza interventi a pioggia"
E’ stata pubblicata sulla G.U. del 15 novembre 2016 u.s. la Delibera n. 26/2016 del CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) che assegna le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 attinenti al Piano per il Mezzogiorno, meglio conosciuto come Master Plan per il Sud il cui inizio si ebbe con la firma avvenuta il 30 aprile u.s. dello specifico Patto per la Calabria e con la Città Metropolitana di Reggio Calabria nella sala dei Bronzi di Riace del Museo archeologico nazionale della città dello stretto (vedi foto). A siglare il Patto furono il premier Renzi, il presidente della Giunta Oliverio e per la distinta assegnazione alla Città Metropolitana di Reggio il sindaco Falcomatà. Le risorse assegnate alla Calabria ammontano 1,197,7 milioni di € e alla città di Reggio Calabria 133 milioni di €. “Quello che fu definito il futuro della Regione ora è realtà – commenta il Presidente di Coldiretti Calabria Pietro Molinaro – adesso è necessario lavorare intensamente per fare le scelte giuste perché possiamo incidere in modo determinante su interventi immediatamente attivabili sulle tematiche previste dal piano è necessario farlo in tempi veloci e senza interventi a pioggia. Di estremo interesse deve essere il sostegno alle filiere agroalimentari strategiche, ed ancora il parco progetti cantierabili dei Consorzi di Bonifica su infrastrutture essenziali quali reti irrigue e dighe, mitigazione del dissesto idrogeologico che possono trovare ampio spazio negli interventi che si possono realizzare. Al presidente Oliverio, che più volte, in ultimo alla Giornata Regionale dell’agricoltura, ha pubblicamente ha affermato che all’interno delle risorse assegnate per il Patto per la Calabria avrebbe riservato grande attenzione alle filiere agroalimentari e alla progettualità spinta dei Consorzi di Bonifica diciamo che il momento è propizio per innervare il territorio proprio con una progettualità coerente capace di spingere sull’innovazione e consolidare sempre di più una agricoltura di qualità e attuare interventi decisivi ed incisivi per la prevenzione del dissesto idrogeologico e ammodernamento reti irrigue.