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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 26 NOVEMBRE 2024

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Coldiretti: “Consorzio di Bonifica ex Lao censurata la gestione commissariale, chi risarcirà i danni?” Molinaro: "L’arroganza del commissario e del Dipartimento Regionale Agricoltura non possono pagarla gli agricoltori e cittadini"

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L’ordinanza del 18 settembre u.s. emessa dal Tribunale Civile di Paola – Sezione
Lavoro, arricchisce sensibilmente il corollario e la sciaguratezza degli atti prodotti
dalla Gestione Commissariale del Consorzio di Bonifica Tirreno Cosentino – ex Valle
Lao – con sede a Scalea (CS) che dura ormai, in spregio alla legge, da febbraio
2016 e quindi oltre il massimo consentito e con la nomina di ben tre commissari che
si sono via via succeduti. Il giudice ha condannato il Consorzio (ci piace di più
dire la Regione che ha voluto commissariamento) a risarcire il Direttore che era
stato licenziato, con una somma complessiva di € 125.755,03 oltre oneri.. Ed ancora
cause di lavoro, che ha visto il Consorzio contumace e che hanno appesantito il bilancio
di ben un milione di €uro l’anno. Chi paga ci si chiede? “Noi siamo fermi su
una posizione – sottolinea Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria –
certamente non gli agricoltori che sono stati scippati del loro diritto di amministrare
il Consorzio e di scegliersi i propri rappresentanti stravolgendo i principi della
rappresentanza democraticamente eletta.”. Il commissariamento, voluto dalla Regione
Calabria, continua, è frutto di forzature, di usi e abusi che stanno favorendo
la deriva economico-finanziaria del Consorzio di Bonifica. Questo porta a dire che
la vigilanza del Dipartimento Regionale Agricoltura sui Consorzi di Bonifica è ad
intermittenza, rigida (spesso al limite dell’abuso di potere) con le amministrazioni
elette dai consorziati e quantomeno disattenta con quelle dei Commissari nominati
dalla stessa Regione. E non dovrebbe essere così, visto che entrambe le modalità
di governance devono avere come unici riferimenti la Legge e lo Statuto Consortile”.
La situazione incresciosa dell’ex Valle Lao ci porta a porre alcune domande alla
Regione. Perché ancora, dopo oltre un anno e mezzo di gestione commissariale, nonostante
la Legge Regionale sancisca che il commissariamento può essere confermato per una
sola volta e per sei mesi, non è stato fatto alcun atto per l’elezione degli organi
consortili? Perché non è stata costituita la Consulta nonostante questa sia prevista
dalla Legge Regionale? Naturalmente anche i servizi del Consorzio al territorio latitano.
Tutto questo, apre scenari che non fanno onore alla Regione Calabria e di tutto questo
ufficialmente non si parla. Tra l’altro, siamo preoccupati per l’incancrenirsi
della situazione economica del Consorzio, sulla quale non abbiamo notizie ufficiali.
Non vorremmo che dopo appunto oltre un anno e mezzo di commissariamento, si pensi
di scaricare eventuali costi e appesantimenti economici sugli agricoltori. Crediamo
che sia venuto il momento di fare chiarezza contro, a dir poco, l’arroganza del
commissario e del Dipartimento Regionale Agricoltura; un atteggiamento irresponsabile
che non può ricadere neanche sui cittadini. Ci fermiamo qui – conclude Molinaro
– ma potremmo continuare ancora! Gli elementi sono più che sufficienti per chiedere
al Presidente della Giunta Regionale di attivarsi affinché l’onere derivante dalla
sentenza del Giudice ricada sui responsabili”.