Colombia, sì a transessuali nell’esercito Decisione della Corte Costituzionale
La Corte Costituzionale colombiana, ha emesso ieri una sentenza con cui ha chiesto
al ministero della Difesa di Bogotà l’avvio di protocolli necessari ad accettare
uomini e donne transessuali nelle file dell’esercito. La sentenza arriva dopo un
ricorso presentato da un transessuale che si era rifiutato di pagare una multa per
non aver specificato la sua condizione ed essersi rifiutato di prestare il servizio
militare, obbligatorio per i colombiani. I giudici della Suprema Corte hanno deciso
per evitare qualsiasi forma di discriminazione nei confronti della comunità LGBTI
(Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender). In particolare si legge nelle sentenza:
“La Corte ha deciso di chiedere al ministero della Difesa di sviluppare un protocollo
per l’ammissione di donne e uomini transessuali che, in maniera volontaria, vogliono
entrare nell’esercito e garantire così il diritto di quei cittadini a non essere
discriminati per la propria identità di genere e l’orientamento sessuale”.La decisione
del giudice Gloria Ortiz ha inoltre esortato il Congresso e il governo a intraprendere
“iniziative affinché i transessuali possano segnalare la loro condizione sui documenti
ufficiali, in modo da non pregiudicare i diritti fondamentali alla dignità, all’autonomia
e al libero sviluppo della sessualità di quei cittadini che desiderano questo cambiamento”,
si legge ancora. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti
[1]” la sentenza arriva in un momento in cui intolleranze e discriminazioni stanno
creando un clima di odio a livello globale che dev’essere stroncato con reazioni
ferme da parte delle istituzioni e della società civile.