Comitato 7 Agosto denuncia presenza discarica abusiva Presente su uno degli argini del fiume Mesima. Sollecitati interventi urgenti per la bonifica. Gli attivisti: "Non ci voltiamo dall'altra parte"
di Giuseppe Campisi
San Ferdinando – Continua il presidio del territorio da parte del Comitato 7 Agosto con un’azione di vigilanza che cerca di tenere costantemente alto il livello di salvaguardia ambientale. «Non ci siamo voltati dall’altra parte il 7 Agosto di un anno fa, non ci voltiamo dall’altra parte neanche oggi alla vista di una mega discarica abusiva presente su uno degli argini del nostro fiume Mesima». In effetti gli attivisti hanno rilevato una imponente discarica a cielo aperto presso un lembo di terrapieno del fiume probabilmente in parte accumulatasi per cause di trascinamento fluviale ma per lo più ad opera di un abbandono massiccio e sistematico di rifiuti da parte dell’uomo.
Uno spettacolo indecoroso oltre che pericolosamente incombente come inquinamento ambientale che potrebbe estendersi, oltre che ai terreni circostanti ed al fiume, anche al vicinissimo mare. «Alle prime vere piogge – recita una nota del Comitato – questi inerti cadranno definitivamente nel letto del fiume e in un battere d’occhio finiranno nel nostro mare, quello che d’estate vorremo sempre limpido e cristallino proprio come si presenta in questi giorni. Non è chiaro di chi sia la competenza. Così abbiamo segnalato tale criticità agli enti potenzialmente chiamati ad intervenire».
Un altro squarcio disvelato di inquinamento ambientale che attende di essere bonificato come pure «i rifiuti abbandonati sul ponte del Mesima e lungo la strada della Marina di Rosarno» anche se gli interventi più incisivi dovrebbero essere quelli impressi su un’assurda mentalità dell’abbandono indiscriminato e nocivo di rifiuti che gli stessi cittadini dovrebbero porre in essere quasi come automatismo di salvaguardia con atteggiamenti e modalità virtuose a tutela del loro stesso territorio e della loro stessa salute.
Diritti, specie quest’ultimo, che non mancano di essere reclamati a gran voce e, talvolta, con disperazione a queste latitudini, magari in cortei, nel corso di dibattiti pubblici e rinfacciati rabbiosamente ad una distratta politica, ma che è bene si sappia comportamenti dissennati e perniciosi di pochi ostinati ignoranti ambientali mettono, coscientemente o meno, a repentaglio in danno di intere comunità.