Sotto accusa il direttore Mancuso ed il presidente Talarico

Comitato salviamo la sanita’ lametina

Sotto accusa il direttore Mancuso ed il presidente Talarico

Il Direttore Generale dell’ASP, Mancuso, ha dato i numeri … del Bilancio. Ma non ci vuole dire se i bilanci 2010 e 2011 sono o no definitivi ed approvati. Avevamo anche chiesto che discutesse con i Sindaci del territorio il bilancio consuntivo 2011 ed il preventivo 2012, ma non abbiamo avuto notizia né del loro esame con i Sindaci, né della loro approvazione, sebbene la legge imponga l’approvazione dei bilanci preventivi entro il 31 ottobre e di quelli consuntivi entro il 30 aprile.

Il problema che ponevamo è semplice e chiaro come l’acqua: sulla base di quali indirizzi e di quali obiettivi vengono destinati gli oltre 480 milioni di euro annui assegnati per la gestione dell’intera ASP di Catanzaro? Viene in qualche modo rispettato quel rapporto con la dimensione territoriale per il quale al comprensorio di Lamezia Terme andrebbero assegnate non meno del 38% delle risorse?

Serietà vorrebbe che si parlasse di questo e con i bilanci approvati in mano, per consentire ai cittadini di verificare se i dati di risparmio strombazzati siano affidabili e veritieri. Chi fa il contrario non ci vuole dare la certezza se l’ASP abbia ottenuto i pirotecnici risparmi annunciati. Con l’aggravante che, siccome lo stesso dr. Mancuso va dicendo che i risparmi sarebbero il frutto della sua “spinta” al pensionamento dei Primari, il risparmio resta incerto, mentre l’unico risultato certo delle “ristrutturazioni” dell’era Mancuso-Talarico è che noi ci ritroviamo un ospedale senza primari di ruolo e nelle condizioni disastrose descritte dall’ex Primario di Chirurgia, Dr. Nucera..

Abbiamo anche il diritto di sapere dove finiscono le risorse che venivano impegnate per l’Ospedale di Soveria Mannelli, per i posti letto tagliati, per i reparti dimezzati nell’Ospedale di Lamezia e per la chiusura della ostetricia nella Clinica Michelino. Si tratta di qualche decina di milioni di euro che il Direttore avrebbe il dovere di dimostrare come e dove ha destinato. Perché non di veri risparmi si tratta (nel senso di soldi che non vengono spesi), ma solo di un dirottamento di risorse. E perché oggi la nostra sanità dimezzata e residuale comporta anche una grave perdita economica per l’intero territorio, sicché i lametini non solo non abbiamo la possibilità di essere curati nel nostro territorio, ma subiamo anche una grave perdita economica.

Davvero un bel risultato per l’accoppiata Mancuso-Talarico! Tristi epigoni di quel contadino che aveva provato ad insegnare al proprio asino a non mangiare, ma che, quando finalmente aveva raggiunto lo scopo e si vantava che il ciuco aveva imparato ben bene a non mangiare, vide il suo asino morire. Dobbiamo proprio fare la stessa fine dell’asino?

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