“Sanità lametina in disarmo”
redazione | Il 07, Nov 2012
Nicolino Panedigrano chiede un confronto con il direttore dell’Asp Mancuso
“Sanità lametina in disarmo”
Nicolino Panedigrano chiede un confronto con il direttore dell’Asp Mancuso
Riceviamo e pubblichiamo:
In questi giorni c’è un gran fiorire di comunicati stampa dell’ASP per magnificare acquisti di apparecchiature, interventi sulle strutture ospedaliere, economie di bilancio stratosferiche, iniziative di aggiornamento ed altro ancora. Ne viene fuori uno stato dei servizi sanitari lametini da paese delle meraviglie. Quella, però, che percepiscono i poveri utenti tutti i giorni tra le corsie dell’Ospedale, negli ambulatori, nel decrepito reparto di chemioterapia, nelle prestazioni dei servizi socio-sanitari e in quelle della medicina territoriale è una sanità lametina, e non solo, in disarmo.
Prendiamo ad esempio il servizio dell’emergenza territoriale (per capirci il 118). Non solo ambulanze obsolete e fatiscenti che hanno macinato più del doppio di chilometri dei 130/150.000 Km oltre i quali vanno sostituite, non solo nuove ambulanze carenti delle attrezzature necessarie (come l’inverter indispensabile alla ricarica degli apparecchi elettromedicali), non solo mancanza di protocolli adeguati per emergenze quali l’ictus e l’infarto, non solo mancanza o carenza di farmaci minimali quali la morfina indispensabile nella cura dell’infarto e dell’edema polmonare acuto, non solo defibrillatori del tutto obsoleti e inadeguati. Mancano completamente anche quegli Accessi Intraossei che sono stati strombazzati come nuove dotazioni di avanguardia fornite a tutte le ambulanze. Il fatto tragicomico è, anzi, che per l’occasione è stato anche magnificato un convegno di aggiornamento professionale, che si è svolto per non più di 3 ore ed in cui è stato sommariamente illustrato che cosa sono gli apparecchi di accesso intraosseo e, come esercitazione pratica, è stata fatta “sperimentare” la metodica ad alcuni soltanto dei sanitari presenti facendoli addestrare, udite udite, su cosce di pollo o su uova sode!
Pare che da qualche tempo il Direttore Generale Mancuso si stia prendendo la briga di rispondere a qualche critica. Soprattutto quelle provenienti da Catanzaro. Noi del Comitato vogliamo allora sfidarlo ad un pubblico confronto, in cui chiarire se la situazione della sanità lametina è fulgida, come lui va dicendo, o ha le pecche che noi lamentiamo. E per farci spiegare, per fare solo qualche esempio, se da quando lui è direttore generale è calato, e di quanto, il numero dei ricoveri, quanti reparti sono stati disattivati e quanti posti di primario sono stati persi o non sono coperti, perché nel settore della riabilitazione c’è ancora una lista d’attesa di circa 110 utenti dei quali la stragrande maggioranza in età infantile. Speriamo che trovi il coraggio di affrontare un pacato confronto e non si rifugi dietro i megafoni protettivi dei comunicati senza contraddittorio.
Nicolino Panedigrano (Comitato salviamo la sanità lametina)