Commissario Prefettizio dott.ssa Surace, “chiuda” la città di Taurianova! L’emanazione di un’ordinanza che blindi la città, vietando entrate ed uscite insieme al passeggio, quale esso sia, dev’essere vietato se non per impellenti necessità
La salute è un bene primario. Non è una frase buttata a caso per fare della retorica spicciola, ma semplicemente una condizione indispensabile che ad oggi è fortemente minata dai contagi che in questi giorni hanno colpito la Piana di Gioia Tauro.
Stiamo assistendo alle solite “solfe” dove viene detto a più riprese di stare a casa, ma sembra che tutto ciò non basta. Occorre iniziare a pensare a misure più restrittive, blindate cogliendo la stella lunghezza d’onda che stanno seguendo altre città della Piana i quali hanno “chiuso” i propri territori, impedendo finanche le attività fisiche siano esso di semplice passeggio o di sport all’aperto.
Oggi l’ennesimo caso positivo nella vicina Rosarno dove oltre alla persona contagiata, c’è il sospetto di altri cinque, così come ha dichiarato il sindaco Giuseppe Idà. È di oggi anche la notizia di un’ordinanza restrittiva da parte del sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio il quale impedisce alcuni “movimenti” se non di necessità.
Parliamoci chiaro, nonostante la situazione sia drammatica, ancora c’è gente che non riesce a capire, come ci sia una difficoltà ad intendere che siamo dentro ad una guerra pandemica.
Di pochi minuti fa anche un caso positivo a Scilla, siamo circondati da contagi e noi a Taurianova stiamo nel mezzo e non possiamo permetterci leggerezze.
Chiediamo al Commissario Prefettizio Antonia Surace una misura drastica che non lascia spiragli di fuga, non solo contro chi oggi “bivacca” come se nulla fosse ma anche per un serio concetto di prevenzione assoluta, e per non cadere in quei tristi numeri quotidiani che i “bollettini” ci consegnano per numeri contagi, sempre in aumento. E per evitare il precipitarsi della situazione, considerando pure che oggi la Calabria è stata colpita da tre decessi.
Se la prevenzione dev’essere la forza di una comunità questa se non c’è coscienza e buonsenso occorre imporla perentoriamente.
Siamo nel guado, una situazione che sta sfuggendo di mano tra politici e politica inadeguata a non saper affrontare questa emergenza. È la dura e triste verità, ma è così.
Il commissario Surace in questo triste momento ha il sacrosanto di dovere di ricorrere a un’ordinanza che impedisca anche le uscite se non necessarie. Occorre utilizzare la forza per far restare la gente a casa, e chi resta fuori dovrà essere punita con pesanti sanzioni oltre a quelle stabilite dal decreto governativo. Lo deve fare per la città, per i cittadini, per le forze dell’ordine facilitando il compito di controllo con una forma più autoritaria di applicazione di divieti più drastici. La gente ha paura, tutti abbiamo pausa, non facciamo diventare terrore e poi qualcosa di più. È un obbligo prima ancora che morale anche di tutela della salute.
Bisogna rendere contagiosa la salute, non la malattia!