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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 23 DICEMBRE 2024

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Commissione Pari Opportunità Calabria in visita al centro Suor Antonietta Castellini Per condividere un momento di riflessione sulla preoccupante recrudescenza di violenza sulle donne

Commissione Pari Opportunità Calabria in visita al centro Suor Antonietta Castellini Per condividere un momento di riflessione sulla preoccupante recrudescenza di violenza sulle donne

In occasione degli eventi in programma per la celebrazione della Giornata internazionale di contrasto alla violenza sulle donne, la Commissione regionale per l’eguaglianza dei diritti e delle pari opportunità tra uomo e donna della Regione Calabria, presieduta dalla Presidente Anna De Gaio, si è recata presso il centro Suor Antonietta Castellini, struttura per donne in difficoltà, gestita dall’associazione Piccola Opera Papa Giovanni Onlus, per condividere un momento di riflessione sulla preoccupante recrudescenza di violenza sulle donne.
Ad accogliere le Commissarie è stata la dott. ssa Francesca Mallamaci, responsabile del centro antiviolenza e casa rifugio Angela Morabito unitamente agli operatori e a parte dell’equipe multidisciplinare che lavora e collabora presso il centro. L’idea di quest’incontro è stata dettata dalla precisa volontà e dall’orientamento della Commissione di essere presente sul territorio per creare rete e sinergia con le istituzioni e con tutte le realtà che si occupano di donne. Pertanto, “in occasione della ricorrenza del 25 novembre, ci è sembrato significativo incontrare gli operatori di questa struttura – afferma la Presidente Anna De Gaio- per il ruolo fondamentale che i centri antiviolenza e le case rifugio svolgono nel contrasto, nell’accoglienza e nella tutela delle donne vittime di violenza”.
All’incontro hanno partecipato, congiuntamente alla Presidente della Commissione regionale per l’eguaglianza dei diritti e delle pari opportunità tra uomo e donna della Regione Calabria Anna De Gaio, la Vicepresidente Rosellina Madeo, le Commissarie De Luca Caterina, Porpiglia Francesca Anastasia e le Commissarie Angela Campolo e Daniela De Blasio, promotrici dell’incontro e coordinatrici, rispettivamente, dei gruppi di lavoro “Politiche sociali” e “Contrasto alla violenza di genere”.
L’incontro è stato molto partecipato poiché i temi trattati sono di grande importanza, soprattutto alla luce degli ordinari e, purtroppo, frequenti episodi di violenza che coinvolgono le donne. I centri antiviolenza svolgono un ruolo importante sul territorio con la finalità generale di offrire risposte efficaci alle donne vittime di violenza di genere, offrendo luoghi sicuri dove riappropriarsi della propria autonomia e della propria capacità di autodeterminazione grazie anche alla presenza di figure professionali specializzate che collaborano in sinergia per aiutare la donna a rielaborare l’esperienza traumatica vissuta ridefinendo un nuovo progetto di vita.
Al riguardo la Presidente De Gaio ha sottolineato il ruolo chiave che le istituzioni locali e gli organi competenti devono assumere nell’affrontare questa problematica, promuovendo politiche adeguate e garantendo l’accesso a servizi di sostegno e assistenza alle donne vittime di violenza.
Intensi e importanti sono stati gli interventi e le testimonianze dell’avv. Vincenza Corasaniti e della Psicologa Nadia Modafferi, componenti dell’equipe del centro antiviolenza.
L’incontro si è concluso con la volontà e la promessa di creare nuove occasioni di confronto per l’elaborazione di programmi, progetti e misure per rafforzare i servizi di supporto, migliorare la formazione di operatori e promuovere la collaborazione tra gli enti locali e le organizzazioni presenti sul territorio. Si auspica che questa collaborazione tra la commissione regionale pari opportunità e il centro antiviolenza Angela Morabito possa portare a risultati tangibili nel contrastare la violenza sulle donne e creare una società più giusta ed equa per tutte le persone.

Il tragico epilogo della scomparsa di Giulia Cecchettin è l’ultimo di un elenco troppo lungo di donne morte per femminicidio. Tutto il paese è stretto attorno alla famiglia della ragazza e l’arresto del probabile assassino non allevia il dolore, il senso di smarrimento, di sconfitta.
Occorre intervenire non limitandosi a possibili inasprimenti di pene o altre misure che puntano alla sola via giudiziaria. Bisogna intervenire facendo i conti con una società radicalmente trasformata, con la fragilità indotta da modelli educativi che nutrono narcisismi e individualismi, che si fondano sulla difficoltà di saper dire no e la conseguente frustrazione da rifiuto.
La strada della prevenzione è certamente quella da percorrere e per farlo bisogna avere il coraggio di introdurre delle forme di educazione sentimentale nelle scuole, bisogna formare docenti e genitori e insegnare alle ragazze a leggere in tempo i segnali di pericolo nella relazione di coppia.
Per questo motivo la Commissione Pari Opportunità della Regione Calabria sta lavorando ad un’ipotesi di mozione per promuovere l’introduzione di percorsi educativi sull’affettività e la sessualità nelle scuole. Solo con azioni concrete possiamo contrastare la violenza sulle donne e creare una società più giusta ed equa per tutte le persone.
Presidente CRPO
Prof.ssa Anna De Gaio