Compravendite online: boom di truffe anche per chi vende Se vendiamo prodotti o servizi non siamo al sicuro. L’allarme lanciato dalla Polizia Postale. Lo “Sportello dei Diritti”: attenzione e semplici regole di prudenza possono evitarci la frode
Non è solo quando si acquista un qualsiasi prodotto o servizio online
che si rischia di essere truffati. Anche chi vende deve prestare la
massima attenzione, perché nel momento in cui si avvia
un’interlocuzione con un soggetto sconosciuto che chiede
informazioni o si mostra interessato all’acquisto, c’è sempre un
contatto o un approccio che può essere in realtà uno strumento per
poter apprendere illecitamente nostre informazioni personali, dati
bancari o documenti. A sottolinearlo lo “Sportello dei Diritti
[http://www.sportellodeidiritti.org/]” – associazione che tra le sue
molteplici attività continua ad informare e tutelare gli utenti dai
rischi della rete – che rilancia l’allarme della Polizia Postale.
Allerta che è del tutto evidente in un post
[https://www.facebook.com/commissariatodips/photos/a.224725717689117.1073741831.187255258102830/945564082271940/?type=3&theater]
sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia
[https://www.facebook.com/commissariatodips/?ref=br_rs]” che ha reso
pubblico lo screenshot di uno dei messaggi che possono pervenire sui
nostri account con i quali un sedicente acquirente ci richiede tutta
una serie d’informazioni quali IBAN, BIC, nome e cognome, indirizzo
completo della banca e del nostro domicilio. Nulla di più pericoloso.
Ecco perché Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei
Diritti [http://www.sportellodeidiritti.org/]”, ritiene utile
riportare integralmente la comunicazione della Polizia Postale e i
consigli da seguire per evitare una triste sorpresa: “Alcuni utenti
che hanno messo in vendita oggetti su piattaforme di compra/vendita ci
segnalano aver ricevuto questo tipo di messaggio. Accertiamo sempre
con chi iniziamo la trattativa. Sicuramente farlo prima di comunicare
i nostri dati o fornire copia di documenti di riconoscimento.
Diffidare maggiormente di acquirenti stranieri o mezzi di pagamento
non tracciabili. Nella trattativa rimanere all’interno della
piattaforma che ci ha fatto incontrare il potenziale acquirente per
consentire alla stessa di avvertirci, attraverso algoritmi dedicati,
se qualcosa non va. Nel dubbio è meglio perdere la vendita che
rischiare di essere truffati.”. Seguire queste semplici regole può
davvero farci evitare di cadere nella truffa. Nel caso siate comunque
incappati in frodi analoghe potrete rivolgervi agli esperti della
nostra associazione tramite i nostri contatti email
info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org
per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare
pregiudizi.