Comunali Catanzaro: tre gli indagati nell’inchiesta della Procura
redazione | Il 09, Mag 2012
Uno è un consigliere eletto nella lista a sostegno di Abramo. Il Pm Dominijanni stamattina ha sentito Scalzo
Comunali Catanzaro: tre gli indagati nell’inchiesta della Procura
Uno è un consigliere eletto nella lista a sostegno di Abramo. Il Pm Dominijanni stamattina ha sentito Scalzo
(ANSA) – CATANZARO – Sono tre gli indagati nell’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Catanzaro su presunti episodi di compravendita dei voti in occasione delle elezioni comunali che si sono svolte nel capoluogo calabrese il 6 e 7 maggio scorsi. Uno dei tre è un consigliere comunale che risulta eletto, in base ai voti fin qui scrutinati, in una lista che ha sostenuto la candidatura a sindaco di Sergio Abramo, del centrodestra. L’inchiesta è nata sulla base di un’informativa della Digos. Secondo quanto si è appreso gli investigatori avrebbero notato due persone, già note alle forze dell’ordine per reati connessi alla droga, che all’esterno dei seggi nel rione Siano avrebbero messo in atto operazioni di compravendita di voti in favore del candidato al Consiglio comunale che poi è stato eletto.
PROCURATORE: NECESSARIO ISCRIVERE INDAGATI
“L’iscrizione nel registro degli indagati era un atto necessario in relazione all’attività svolta dalla Digos”. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, in merito alla vicenda dell’inchiesta su un presunto caso di compravendita di voti in favore di un candidato al Consiglio comunale del capoluogo. Il procuratore non ha voluto aggiungere altro, ma secondo quanto si è appreso, il candidato, poi risultato eletto ed un’altra persona, forse due, sono stati controllati vicini ad un seggio durante le operazioni di voto e trovati in possesso di materiale propagandistico e di una certa somma di denaro.
SENTITO SCALZO
Il candidato sindaco di Catanzaro del centrosinistra, Salvatore Scalzo, è stato sentito stamani in Procura in relazione a presunte irregolarità nelle operazioni di voto per le comunali che lo stesso Scalzo ha denunciato ieri in una conferenza stampa. Scalzo è stato convocato dal pm Gerardo Dominijanni, titolare dell’inchiesta su presunti casi di compravendita dei voti ed è stato sentito, come persona informata sui fatti, oltre che dallo stesso pm, anche dal procuratore della Repubblica Vincenzo Antonio Lombardo. “Ai magistrati – ha detto Scalzo al termine dell’incontro – ho ribadito ciò che ho detto ieri in conferenza stampa e mi sono riservato di presentare al più presto dei dati di fatto su episodi gravi e preoccupanti che si sono verificati dentro e fuori dai seggi. Offriremo ogni tipo di contributo perché riteniamo questa vicenda centrale per il futuro democratico del città”. Scalzo ha anche riferito di avere ribadito al pm di almeno una decina di persone pronte a testimoniare di essersi recate ai seggi e di avere constatato che risultavano avere già votato. “L’episodio della scheda in più rispetto al numero dei votanti – ha poi detto Scalzo – è il tipico trucco con cui si possono falsare quattro-cinquecento voti. Ci preoccupano anche le voci dell’indagine sulla compravendita di voti che, è bene dirlo, riguardano le stesse persone coinvolte nella vicenda delle schede fotografate che si è verificata alle comunali dello scorso anno”. “C’é un rischio reale – ha concluso Scalzo – di un condizionamento del voto. Ci vuole un’attenzione particolare di tutti su questo fenomeno del condizionamento”.
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