Comunali Catanzaro: voto di scambio tra Scopelliti e Rutelli? Laganà si difende
redazione | Il 21, Mag 2012
“Solo chi e’ in malafede può ritenere vera una simile baggianata”
L’Aspromonte in mano alla politica – di Rosario Condarcuri
Comunali Catanzaro: voto di scambio tra Scopelliti e Rutelli? Laganà si difende
“Solo chi e’ in malafede può ritenere vera una simile baggianata”
Riceviamo e pubblichiamo:
Da diversi giorni contro di me e’ in atto una vergognosa campagna mediatica basata su un falso presupposto ovvero che ci sia stato un accordo politico tra Scopelliti e Rutelli, secondo il quale API avrebbe scambiato l’appoggio alle elezioni di Catanzaro con la mia nomina al Parco dell’Aspromonte. Diversi soggetti, animati da differenti ma convergenti interessi, hanno deciso di alimentare una polemica a volte solo politica altre volte che evidenzia una forte, quanto ingiustificata, acredine personale.
Solo chi e’ in malafede può ritenere, però, vera una simile baggianata.
API di Catanzaro ha sostenuto Abramo e, quindi, ritengo che il partito di Catanzaro sia già coinvolto nel progetto di governo di quella città. Cosa c’entra Reggio Calabria con tutto questo? Nulla. Questo per dimostrare che si fa ricorso a un falso per condurre una volgare battaglia di natura personale.
Infatti, semmai fosse vera la tesi dei miei detrattori, avrebbe beneficiato Reggio di un accordo su Catanzaro. Lo stesso Scopelliti ha dichiarato che non ci sono accordi in tal senso e sta mantenendo ancora aperta la definizione di questa vicenda.
Allo stesso tempo faccio notare come nessuno degli attuali “moralizzatori” ha mai chiesto con quale logica siano stati nominati altre volte i presidenti di questo o, ad esempio, di altri Enti Regionali.
L’ente Parco è un’emanazione territoriale dello Stato.
Il sistema di governance prevede che il presidente sia nominato con decreto dal Ministro competente, d’intesa con il Presidente della Regione. Accanto a tale organo è prevista la Comunità del Parco che accoglie tutti i rappresentanti degli enti locali del territorio. Il Presidente della Comunità del Parco partecipa alle riunioni del Consiglio Direttivo, all’interno del quale sono eletti cinque componenti in rappresentanza degli enti locali e, tra questi, si individua il Vice Presidente.
Pertanto, la legge disegna perfettamente le competenze sulle nomine attraverso una soluzione di equilibrio della sua rappresentanza.
L’istruttoria della nomina del Presidente è, per legge, ministeriale e non locale. Quindi, non è una nomina di competenza regionale come alcuni vorrebbero farla passare.
Il Ministro ha formulato la proposta con il mio nome, attendo con serenità la risposta del Presidente della Regione, il quale avrà certamente gli strumenti per discernere la realtà dalla sua alterazione.
Sono orgoglioso di essere stato ritenuto idoneo, sulla base del mio curriculum, dal Ministro Clini. Peraltro, la mia nomina è tutta interna all’amministrazione competente perché sono componente del Consiglio Direttivo dell’Ente Parco.
Evidenzio come da molto tempo, insieme agli altri componenti del Consiglio Direttivo, non percepisco nemmeno i gettoni di presenza, per cui il mio impegno al Parco è stato in questi anni completamente gratuito.
Credo di poter continuare a mettermi al servizio del Parco, delle sue straordinarie potenzialità naturali, del suo territorio e dei suoi rappresentanti istituzionali, al pari di tutte le altre persone che, in buona fede, possono legittimamente aspirare a svolgere questo impegno.
I sindaci ponevano il problema legittimo di essere ascoltati perché temevano nomine estranee al territorio attraverso un documento stilato prima della mia nomina e indipendentemente da questa. Non hanno prodotto alcun documento contro di me, semmai, c’è un tentativo di strumentalizzare la loro posizione.
Infatti, i sindaci che sono stati intervistati, della piana e della ionica, hanno confermato la loro stima nei miei confronti, malgrado ciò i titoli degli stessi articoli, con suggestione negativa, hanno rappresentato il contrario.
Registro che solo il sindaco di San Luca ha posto un problema di metodo nella proposta di nomina, mentre le polemiche sono alimentate da ambienti di Bova e di Africo.
Tale odiosa e gratuita violenza morale, però, genera solidarietà nei miei confronti.
Certamente non posso accettare attacchi personali che di solito sono così veementi quando provengono da chi ha interessi di natura economica.
La Riviera sta conducendo una campagna contro la mia nomina ma non e’ disinteressata in questa vicenda.
Infatti, il 10 gennaio 2012 (prot. n.8), la societa’ PI GRECO Comunication Srl di Siderno (avente la stessa sede della rivista), protocollava al Parco una domanda per ottenere l’affido diretto di pubblicità e servizi di comunicazione per una somma totale di 34 mila euro. La PI Greco SRL ha, peraltro, richiesto dette somme alla stregua di un contributo mentre in realtà si trattava di una prestazione di servizi. Chi ha sponsorizzato questa istanza sapeva benissimo che la stessa non sarebbe potuta essere accolta perché una procedura di affido diretto per servizi per questi importi non e’ consentita dalla legge.
Il Consiglio Direttivo del Parco, anche su mia sollecitazione, ha quindi optato per la definizione di un piano della comunicazione del Parco da affidare attraverso una gara pubblica. Ognuno tragga le proprie conclusioni.
Avv. Sergio Laganà