Comune Cinquefrondi, parte la rivoluzione dell’acqua Amministrazione in piazza per illustrare le importanti novità su tariffe e consumi. Abolita la tariffa flat per quella a consumo reale. I primi 18,25 mc ad importo agevolato per tutti o addirittura in bonus agli aventi diritto. Aperta una trattativa con la Regione per ridiscutere il debito sulle forniture
di Giuseppe Campisi
Cinquefrondi – Una “rivoluzione nella gestione dell’acqua” che fonda le basi su due pilastri: il reddito e l’utilizzo del prezioso liquido. Sono queste le caratteristiche peculiari dell’inversione di rotta che l’amministrazione comunale ha voluto prospettare nel corso di un incontro informativo pubblico durante il quale si è data notizia ieri sera di alcune importanti modifiche sul sistema di tariffazione, censimento e bonus che interesseranno l’utenza. L’assessore al bilancio Flavio Loria – illustrando la sua ampia panoramica sulla non brillante gestione del servizio idrico comunale che, dal 1981 al 2017, aveva creato una situazione debitoria preoccupante, molto vicina a portare l’ente al dissesto tanto da dover costringere, già nel 2012, al raddoppio delle tariffe ed all’invio forzoso, pochi anni dopo, di ben 4 anni di ruolo di bollette ai cittadini – ha parlato di “impasto micidiale” facendo il punto su una tariffazione impazzita, la crisi gestionale (tra mancanza di letture e ruoli non emessi) e la carenza idrica cronica tutte concause che avevano cumulato con Regione, Sorical e SVP un debito di oltre 6 milioni di euro a cui gli amministratori di Rinascita avevano dovuto metter mano trovando dapprima una soluzione tampone con la definizione della situazione debitoria con Sorical, quindi con SVP ed infine con la Regione.
La svolta – maturata con il “salvataggio” del Comune dal dissesto – ha permesso di arginare l’emorragia cronica della carenza idrica attraverso la riorganizzazione di uffici e personale, al nuovo regolamento comunale ed alla carta dei servizi ha comportato, a cascata, un risparmio attuale di circa il 30% sul fronte dei consumi dei metri cubi complessivi impiegati dalla cittadinanza passando da oltre 1 milione a circa 700 mila. A Vincenzo Macrì, responsabile dei servizi finanziari, è toccato il compito di spiegare le voci di corrispettivo e l’applicazione del nuovo bonus idrico che, al pari di quello elettrico e del gas, sarà destinato alle fasce più deboli della popolazione con l’abbuono di 18,25 mc all’anno per persona mentre il responsabile dell’ufficio acquedotto, Raffaele Franco, ha spiegato tra grafici e tabelle come l’incidenza di consumi e tariffe se fatta in maniera oculata ed opportuna potrà comportare notevoli risparmi di spesa per gli stessi cittadini che pagheranno, tutti, i primi 18,25 mc ad una tariffazione agevolata di € 0,798 al metro cubo contro il più oneroso € 1,14 del 2017 passando così dalla precedente modalità flat a quella realmente a consumo. Francesca Mezzatesta neo componente del settore tributi ha poi, con chiarezza, documentato l’importanza strategica del censimento della popolazione insistente sul territorio comunale per poter attuale concretamente il principio giuridico del “chi meno consuma meno paga” partendo dalla necessità di definire l’utenza a seconda della stabilità residenziale e degli usi del bene acqua da parte dell’intera utenza per azzerare le criticità.
Al tavolo dei relatori, moderato da Roberta Roselli del SCN, si è aggiunto il qualificato intervento del consulente Giuseppe Quartuccio chiamato ad affiancare il Comune in quest’opera di innovazione tariffaria e dei consumi che dovrebbe comportare finalmente non solo benefici per le casse dell’ente ma anche per le tasche dei cittadini diligenti oltreché una migliore razionalizzazione del monte usi complessivo anche grazie all’apertura di un apposito sportello informativo. In chiusura il sindaco, oltre a ripercorrere il travagliato iter debitorio comunale lungo quasi quarant’anni, ha rinforzato il suo pensiero dichiarando lotta agli sprechi e all’evasione puntando nel contempo sull’efficientamento della manutenzione non mancando di chiedere «aiuto e collaborazione ai cittadini, perché è arrivato davvero il momento di premiare i cittadini onesti» ha chiarito l’esponente di Rinascita aggiungendo che «questo non è che il punto di partenza che porterà man mano all’installazione dei contatori elettronici nelle case perché è giusto che ciascuno paghi ciò che effettivamente consuma». La discussione si è quindi conclusa con una frecciata inevitabile alle minoranze disertrici i consigli comunali «dove si discute di queste importanti questioni», il richiamo all’impegno di chiudere la situazione debitoria entro la scadenza del mandato e la notizia dell’apertura del tavolo per ridiscutere del debito con la Regione corroborato dall’invito finale rivolto ai cittadini ad avere fiducia ed a rivolgersi agli sportelli comunali «che non sono vostri nemici ma partner che possono aiutarvi a risolvere problemi».