Comune Motta San Giovanni contro la pena di morte Ancora oggi cinquantotto paesi del mondo mantengono questa forma di punizione crudele e disumana
Il 30 novembre di ogni anno si tiene la Giornata Mondiale delle Città per la Vita-Città contro la Pena di Morte per non dimenticare che ancora oggi cinquantotto paesi del mondo mantengono questa forma di punizione crudele e disumana. La Giornata delle “città per la vita” rappresenta la più grande mobilitazione contemporanea planetaria per indicare una forma più alta e civile di giustizia, capace di rinunciare definitivamente alla pena capitale.
“Tra le 2163 città del mondo che si impegnano per l’abolizione della pena di morte – dichiara l’assessore alla Pubblica Istruzione Carmelita Laganà – c’è anche Motta San Giovanni che, su impulso del sindaco Giovanni Verduci e accogliendo la proposta della Comunità di Sant’Egidio, fondatrice della rete di Municipalità “Cities for life/Cities against the Death Penalty”, si è impegnata ad operare in tutti gli ambiti di propria competenza perché siano assicurati spazi di adeguata informazione e sensibilizzazione sulle motivazioni del rifiuto di tale pratica e sul progresso della campagna abolizionista nel mondo”.
“Per questo motivo, con il dirigente scolastico Teresa Marino dell’Istituto Comprensivo di Motta San Giovanni, sempre sensibile e attenta a tematiche sociali e alle iniziative volte a suscitare importanti riflessioni, abbiamo pensato di coinvolgere gli studenti organizzando un incontro pubblico, in programma giovedì 30 novembre, alle ore 11, presso l’aula magna della scuola media di Lazzaro, dal titolo “La vita vince su tutto, il nostro sguardo di fiducia sull’uomo e il futuro”.
“Grazie gli interventi del professore Antonino Monorchio, docente di Psicologia sociale presso l’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria, e del professore Domenico Siclari, docente di Diritto pubblico presso la stessa Università – conclude l’assessore Laganà – i ragazzi di Motta e Lazzaro saranno stimolati a riflettere su un tema così importante quale la pena di morte”.