Comune Polistena, lo Stato in marcia con i cittadini Anche il Prefetto di Reggio Calabria ed il Procuratore di Palmi saranno presenti alla marcia silenziosa organizzata in occasione della chiusura dell'Estate Ragazzi dalla Parrocchia Santa Marina Vergine, l'Associazione “Il Samaritano” ed il coordinamento territoriale di Libera
di Giuseppe Campisi
Polistena – La chiusura dell’Estate Ragazzi porta in dote due importanti iniziative che si concretizzeranno i prossimi 18 e 19 luglio in città. Entrambe organizzate dalla Parrocchia Santa Marina Vergine, l’Associazione “Il Samaritano” e il coordinamento territoriale di Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, vedrà la prima dedicata al festival di cinema itinerante contro le mafie con la proiezione del film-documentario “Paese Nostro”, un racconto collettivo sull’Italia dell’accoglienza diffusa curata da Cinemovel Foundation realizzata in collaborazione con il Centro Polifunzionale Padre Pino Puglisi, la Cooperativa Sociale Valle del Marro – Libera Terra ed il Comune di Polistena. La seconda, in coincidenza con il 27° anniversario della strage di Via D’Amelio, avrà una valenza simbolica ancora più forte ed incisiva perché bambini ed animatori saranno protagonisti della Marcia silenziosa che muoverà dalla scuola Jerace alle ore 18.30 concludendosi in Piazza della Repubblica.
Una marcia ricca di significato dedicata non solo agli eroi di Via D’Amelio ma tutte le vittime di mafia ed alla quale prenderanno parte anche il procuratore della Repubblica di Palmi, Ottavio Sferlazza, ed il Prefetto di Reggio, Massimo Mariani, a testimoniare la vicinanza delle istituzioni e dello Stato a cittadini, imprenditori ed a quanti hanno vissuto (e forse ancora vivono) le vessazioni mafiose in questo lembo di Calabria ancora purtroppo pregno di questa mentalità deviata. «Come ogni anno sarà un momento di raccoglimento essenziale per fare memoria, ma soprattutto per rinnovare l’impegno individuale e collettivo nella promozione della cultura della legalità, della giustizia e della vita. Partecipare – ha continuato nella sua riflessione don Pino Demasi – vuol dire metterci la faccia e rispondere a testa alta e con la schiena dritta a chi invece vorrebbe vederci sempre inginocchiati al potere e alla violenza. Saranno due appuntamenti per ragionare insieme, per costruire comunità, per instaurare relazioni sane capaci di rappresentare un’opportunità diversa per questo nostro territorio e per il popolo che lo abita».