Comunisti in piazza a Cosenza per l’acqua pubblica "L'acqua è del popolo non della Sorical"
Il Partito Comunista esprime la propria solidarietà al popolo cosentino e denuncia le intollerabili carenze nella fornitura dell’acqua ai cittadini, bene indispensabile per far fronte alle più elementari esigenze quotidiane. Da anni ormai assistiamo a lunghi periodi, che in alcune zone durano anche una settimana, in cui i nostri rubinetti sono a secco, mentre le istituzioni continuano lo scarica barile delle responsabilità. Un paradosso in una regione come la nostra, con il sottosulo pieno zeppo d’acqua. L’azienda che a livello regionale gestisce le risorse idriche è la Sorical, di proprietà della Regione Calabria al 53,5% e al 46,5% di Acque di calabria s.p.a, a sua volta parte del gruppo Veolia, multinazionale Francese con un fatturato di 29,4 miliardi e utili netti di quasi 400 milioni di Euro.
La cronica crisi idrica che ci colpisce è il frutto della privatizzazione dell’acqua che sottomette anche i bisogni e i diritti fondamentali della nostra gente alla sete di profitto di una multinazionale che ogni anno macina profitti per 400 milioni di euro. Ad aggravare la situazione ci pensa la malmessa rete idrica che disperde il 77,3% dell’acqua erogata nella nostra area urbana. Tuttavia le istituzioni locali, anziché intervenire sulle vere emergenze, si mettono al servizio dei palazzinari spendendo 20 milioni di euro per il Ponte di Calatrava, 160 milioni per la Metro Leggera fino ad arrivare ai prossimi 50 milioni per la cittadella dello sport, tutte opere inutili per i cittadini ma utilissime per segnare il passaggio dei vari sindaci, dunque vere e proprie opere di regime, e fortemente redditizie per i padroni delle imprese che hanno ottenuto l’appalto.
Quindi si privilegiano insensate opere “visibili” a opere invisibili di primaria importanza come la manutenzione della rete idrica. Pertanto il Partito Comunista chiama i lavoratori, i disoccupati, gli studenti e le classi popolari di tutta l’area urbana a mobilitarsi per rivendicare il sacrosanto diritto ad avere l’acqua corrente nelle proprie case. Ricordiamo che nel 2011 il popolo Italiano si è chiaramente espresso con un referendum contro la privatizzazione dell’acqua ma, in questo sistema, la democrazia vale solo se a vincere sono i padroni e le banche. Infatti fu proprio l’assenza della lotta popolare organizzata in difesa del proprio voto e per farlo applicare che permise al grande capitale di ignorare l’esito referendario. Dunque chiamiamo il popolo Cosentino alla lotta ed esigiamo:
-CHE I FONDI SPESI PER I GRANDI COSTRUTTORI E LE LORO GRANDI OPERE VENGANO USATI PER LA RIMESSA IN SESTO DELLA RETE IDRICA
-IL RECLUTAMENTO DEI LAVORATORI NECESSARI A QUESTA GRANDE OPERA DI MANUTENZIONE ASSUMENDO DISOCCUPATI COSENTINI
-CHE LA GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE, SIA A LIVELLO REGIONALE CHE LOCALE, SIA INTERAMENTE PUBBLICA, SOTTO CONTROLLO DEI LAVORATORI E DELLA CITTADINANZA
L’ACQUA E’ DEL POPOLO NON DELLA SORICAL!
Per questo sabato 24 novembre, dalle ore 18:00, saremo su Corso Mazzini (angolo di Via Brenta)
PARTITO COMUNISTA