Comunità per minori con patologie psichiatriche, incontro di Agape con la Garante regionale della salute Continua l’attività di sensibilizzazione avviata dal Centro Comunitario Agape, d’intesa con la rete Comunità Competente ed il Forum regionale del terzo settore
Continua l’attività di sensibilizzazione avviata dal Centro Comunitario Agape, d’intesa con la rete Comunità Competente ed il Forum regionale del terzo settore, tesa a stimolare le istituzioni regionali ad attivarsi per garantire ai minori che soffrono di disturbi psichiatrici il diritto ad essere accolti e seguiti da strutture specializzate di cui oggi la Calabria è sprovvista. Un grido di allarme che i Tribunali per i Minorenni di Reggio e di Catanzaro da tempo hanno lanciato alla Regione rilevando come i minori interessati rappresentano delle vere e proprie “mine vaganti” suscettibili di gravi rischi per la loro incolumità per sé stessi e per i familiari. Sono diversi infatti anche gli episodi di autolesionismo e di aggressione agli educatori che si sono registrati in comunità ed in gruppi appartamento della Calabria dove vengono collocati minori con queste patologie che non dispongono però di personale specializzato a prenderli in carico. Per dare risposte sono necessari unità operativa ospedaliera di NPIA per il ricovero in fase acuta e per la definizione diagnostica, strutture territoriali residenziali e semiresidenziali per i disturbi neuropsichici gravi per il ricovero dopo la dimissione ospedaliera. Il Centro Comunitario Agape, che ha avviato una interlocuzione con il Dipartimento regionale della salute, attraverso il suo presidente Mario Nasone ha incontrato nei giorni scorsi la garante regionale della salute Anna Maria Stanganelli per chiederLe di rappresentare la problematica al Presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto nella sua qualità di Commissario ad acta della sanità e per sostenere l’attivazione di una Rete Integrata Ospedale/Territorio della NPIA che dia risposte in Calabria ai bisogni di salute in questo settore avvalendosi nella programmazione anche delle competenze di soggetti del terzo settore esperti in materia.La garante regionale della salute nel fare proprie le istanze del Centro Agape, si adopererà affinché la tematica di rilevanza sociale possa essere portata all’attenzione del governo regionale, la cui notoria sensibilità potrà certamente contribuire alla realizzazione dei reali bisogni di tutti gli utenti assistiti dal nostro servizio sanitario.