Un compleanno davvero speciale quello che festeggeranno i giovani musicisti della Concert Band di Melicucco; la data è quella che ricorda la nascita della nostra grande Mamma Natuzza, la dolcissima mistica di Paravati. A Paravati i pellegrini sono arrivati in gran numero per pregare davanti alla tomba della mistica e per assistere alle 18 all’evento musicale “Ricordando Natuzza” del Concert Band di Melicucco, diretta dal maestro Maurizio Managò, con la presenza straordinaria del soprano Caterina Francese, del flautista Alessandro Carere e del clarinettista Michele Giovinazzo.
Natuzza Evolo vide la luce il 23 agosto del 1924 in una modesta casa di Paravati composta da due vani e in una realtà segnata dal più completo abbandono, dalla dimenticanza delle istituzioni preposte e della piaga dell’emigrazione verso le Americhe. Al primo vagito si pensò che la piccoletta avrebbe vissuto solo pochi giorni. La salute della nascitura agli occhi della levatrice del paese era apparsa, infatti, come tanti altri neonati di quegli anni, cagionevole, al punto che il giorno dopo la bimba ricevette nel giro di poche ore, con il consenso della madre Filomena Maria Angela Valente e degli altri parenti più stretti, il battesimo nella chiesa di Santa Maria degli Angeli.
Giusto quindici giorni prima il padre Fortunato Evolo, come tanti altri cittadini del luogo era partito per l’Argentina senza mai fare più ritorno nella su terra natia. La piccola Fortunata Evolo riuscì invece, contrariamente a quel primo sommario responso della levatrice, a sopravvivere fino a diventare negli anni a venire la protagonista umile e silenziosa di un’esistenza segnata dalla fede e tutta vissuta per dare conforto ai sofferenti e agli ultimi e con una serie di doni straordinari come le emografie, la bilocazione che le consentiva di apparire contemporaneamente, in più posti diversi, la preveggenza i colloqui con Gesù, la Madonna, gli Angeli e costanti contatti con il mondo dei defunti e, in particolare, con Padre Pio di Pietrelcina e San Francesco di Paola.
La sua morte è avvenuta il primo novembre del 2009. Da allora la sua tomba è meta costante di tanti pellegrini. Il sei aprile scorso si è insediato ufficialmente il Tribunale Diocesano che dovrà occuparsi della sua causa di beatificazione. Ritornando al concerto, anche lo scorso anno, per la stessa ricorrenza, il gruppo orchestrale del M° Maurizio Managò fu protagonista di un momento straordinario di grande emozione; quasi 1500 persone gremirono il nuovo santuario voluto da Mamma Natuzza. “Non è stato un concerto come gli altri, afferma il M° Maurizio Managò, la presenza tra di noi, di Mamma Natuzza, l’abbiamo vissuta dalla prima all’ultima nota. I ragazzi si sono emozionati, proprio come lo scorso anno, consapevoli di essere in un luogo magico ricco di contenuti spirituali”.