Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 09 GENNAIO 2025

Torna su

Torna su

 
 

Concluso a Oppido Mamertina il ciclo di incontri de “I giardini letterari”

| Il 10, Set 2013

L’ultimo incontro della rassegna culturale partita lo scorso 20 agosto, è stato dedicato all’abate poeta Giovanni Conia

di MARZIA MATALONE

Concluso a Oppido Mamertina il ciclo di incontri de “I giardini letterari”

L’ultimo incontro della rassegna culturale partita lo scorso 20 agosto, è stato dedicato all’abate poeta Giovanni Conia

 

di Marzia Matalone

 

 

Si è concluso con l’ultimo appuntamento tenutosi domenica 8 settembre nella cittadina di Oppido Mamertina, e dedicato all’Abate poeta Giovanni Conia, il ciclo di incontri de “I Giardini Letterari”, promosso dall’Associazione Culturale “Geppo Tedeschi” e avviato in un percorso itinerante nei luoghi della Piana di Gioia Tauro, con la collaborazione di varie associazioni.
Una rassegna culturale, partita il 20 agosto e passata per le cittadine di Oppido, Rosarno, Cinquefrondi, Taurianova, Palmi, Delianuova e Polistena; tutta dedicata ad alcuni dei personaggi più illustri cui il nostro territorio possa vantarsi di aver dato i natali, intellettuali versi negli ambiti più disparati del sapere, che nel passato hanno arrecato grande lustro alla nostra regione.
Da Totò Frisina; al poeta e politico di adozione Taurianovese, Emilio Argiroffi; al poeta-pittore deliese Saverio Scutellà; e molti altri personaggi di indiscusso valore e rara genialità, che attraverso i giardini sono tornati a parlare al pubblico e, soprattutto, alla loro gente.
Calabra cultura e calabre menti, un viaggio incredibilmente interessante che attraverso la parola è riuscito a far rivivere i momenti di più intenso splendore culturale di una terra che, troppo spesso, tende a dimenticare sé stessa e le proprie virtù, cedendo alla tentazione di far propri i pregiudizi e i fraintendimenti che da sempre ne segnano in negativo la reputazione.
Rileggere i versi pregni di senso e sapere dell’Argiroffi; abbandonarsi all’astralismo della raccolte di poesia e narrativa di Saverio Scutellà; ripensare alle grandi opere d’arte scultorea di Stefano Albano, e in generale recuperare e trasmettere l’importanza dell’opera di autori come Nitino Aloi ed Ermelindo Oliva (in realtà solo pochi tra i tanti, tantissimi personaggi dei quali noi calabresi potremmo e dovremmo vantarci di essere stato il popolo e la genia): tutto ciò è stato possibile proprio attraverso la collaborazione e l’impegno di persone come la poetessa Maria Frisina e Antonio Roselli, che assieme ai presidenti di altre associazioni sono riusciti ad avviare un percorso che ben sintetizza tutto ciò che di buono e bello si può trovare nella nostra terra, o meglio, nel suo patrimonio storico e spirituale, così ricco e meritevole di attenzione.
Un’esperienza incredibilmente interessante e un momento di incontro e intrattenimento estremamente originale che, si spera, aprirà la strada all’instaurarsi di un virtuosa abitudine, ovvero dedicare un po’ di tempo e di energie alla riscoperta delle ricchezze della nostra terra, tesori del sapere e figure di estremo valore umano e intellettuale che, se possibile, un giorno non verranno più dimenticate.