Concluso il I° Convegno regionale di Geoarcheologia Gli esperti del settore si sono dati appuntamento a Vibo Valentia e Cerisano l'8 e il 9 maggio
di Gabriella Foci
“Il confronto sui temi davvero importanti per la Calabria, quali lo sviluppo di politiche per il turismo, per la cultura e per la salvaguardia del territorio, produce inevitabilmente risultati apprezzabili e condivisibili in termini di idee e prospettive per il rilancio della regione. In questo senso riteniamo che non possa esistere la valorizzazione del nostro patrimonio regionale senza una adeguata tutela posta a salvaguardia”. È quanto sostenuto dal Presidente dell’Ordine dei Geologi della Calabria, Francesco Fragale a margine del “Iº Convegno Regionale di Geoarcheologia”, dal titolo “Geologia e Geoarcheologia: la Calabria, la protezione dei beni culturali, il turismo”, svoltosi a Vibo Valentia e a Cerisano (CS) nelle date dell’8 e 9 maggio scorsi. Fragale ha espresso “soddisfazione per la riuscita di un’iniziativa di portata straordinaria per qualità e partecipazione, costruita su contributi multidisciplinari di alto profilo, e spalmata in due diverse giornate e in differenti attività capaci di coinvolgere professionalità e ampie aree del territorio calabrese”.
“Ancora una volta – ha affermato Fragale – il ruolo dei geologi si è dimostrato utile e prezioso per la crescita della nostra regione. Ritengo doveroso ringraziare, a riguardo, il prof. Gioacchino Lena, geoarcheologo, presidente dell’Istituto per gli Studi Storici, ideatore dell’iniziativa, e gli altri co-organizzatori della due giorni convegnistica: la Sigea (Società Italiana di Geologia Ambientale), rappresentata in questi giorni dal presidente nazionale prof. Giuseppe Gisotti, e il Comune di Cerisano per la preziosa disponibilità. Ritengo questa esperienza un’occasione preziosa di approfondimento per i cittadini, le associazioni e il mondo professionale, soprattutto in vista di nuovi percorsi di valorizzazione delle geodiversità e dei beni culturali in genere, di cui il nostro territorio è particolarmente ricco e che potrebbero rappresentare opportunità lavorativa per i professionisti di settore. Ma, sia chiaro – ha puntualizzato il Presidente dell’Ordine dei Geologi calabresi – è necessario, e sempre più urgente, coniugare la riscoperta fattiva e produttiva del patrimonio con la tutela del suolo e, più nello specifico, dei siti di interesse collettivo. Noi, ancora una volta, ci dimostriamo pronti ad un dialogo fattivo con le Istituzioni affinché possano essere individuati percorsi condivisi e innovativi, capaci di mitigare i rischi geologici cui è esposta la Calabria e, al contempo, sintomatici di un cambio di rotta in fatto di promozione delle ricchezze calabresi”.