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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 26 DICEMBRE 2024

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Concorso in corruzione: Formigoni è indagato

Concorso in corruzione: Formigoni è indagato

| Il 23, Giu 2012

Accusa di corruzione in concorso con Daccò. Ipotizzato anche reato di finanziamento illecito

Concorso in corruzione: Formigoni è indagato

Accusa di corruzione in concorso con Daccò. Ipotizzato anche reato di finanziamento illecito

 

 

(ANSA) ROMA – Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, risulta indagato per corruzione in concorso con Pierangelo Daccò nell’inchiesta sulla Maugeri. Lo si apprende da fonti vicine all’inchiesta. Nel mirino delibere della giunta sulle funzioni sanitarie non tariffabili assegnate, si ritiene, in modo discrezionale.

A quanto ha appreso l’ANSA, il reato di corruzione e’ stato ipotizzato in concorso con altre persone, in particolare con Pierangelo Dacco’, il faccendiere in carcere dallo scorso novembre per il caso San Raffaele e ad aprile raggiunto da un provvedimento di arresto nell’ambito dell’inchiesta sull’ente con sede a Pavia. Dacco’, che secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe svolto un ruolo di intermediario tra la Fondazione e la Regione, nell’ultima tornata di interrogatori si e’ visto contestare dai pm la nuova accusa.

Nei confronti di Formigoni la Procura di Milano ipotizza anche il reato di finanziamento illecito per 500 mila euro che avrebbe ricevuto per la campagna elettorale delle Regionali del 2010, si ritiene dalla Fondazione Maugeri. Dall’entourage di Formigoni si ribadisce che il presidente della Regione non ha ricevuto alcuna informazione di garanzia. In una conferenza stampa il governatore aveva smentito la notizia, anticipata dal Corriere della Sera.

FORMIGONI: ‘NOTIZIA INFONDATA’ – ”Provo serenita’ e tranqullita’ d’animo, non solo oggi ma sempre”. E’ quanto ha detto il presidente della Lombardia Roberto Formigoni in conferenza stampa. ”Non ho nessuna notizia di questa indagine, la notizia ad oggi e’ destituita di ogni fondamento”, ha aggiunto. “Conosco e stimo il direttore del Corriere della sera Ferruccio de Bortoli, mi attendo subito una smentita chiara e definitiva sul sito del giornale della notizia e domani in prima pagina un’adeguata smentita”. Il presidente regionale ha poi attaccato ‘Repubblica’ e ‘Il Fatto Quotidiano’ definendoli, durante la conferenza stampa, rispettivamente ‘La Pravda’ e ‘l’Izvestia’, in relazione agli articoli sull’inchiesta sula sanità privata e in particolare sui verbali secretati di Daccò.

“Non è in corso alcuna indagine, atteniamoci ai fatti. Conoscete il codice, se c’é in corso un’indagine, la prima persona informata dev’essere l’indagato ma conoscendo la correttezza della Procura di Milano escludo che abbia avviato un’indagine su di me senza informarmi”, ha dichiarato Formigoni. “Dico con certezza – ha aggiunto – che il Corriere ha pubblicato una notizia falsa”.

“Anche le agenzie stanno scrivendo qualcosa di falso”, ha detto Roberto Formigoni, intervistato nel pomeriggio da Tgcom24, nel ribadire di non aver ricevuto “alcun avviso di garanzia”. “La Procura – ha aggiunto – non ha inviato alcun avviso. E’ il Corriere della Sera che deve smentire, sono le agenzie di stampa che devono smentire”. Quindi, secondo Formigoni, “non ci sono novità”, se non, appunto, “le fantasie scritte dalle agenzie come stamani è stato fantasioso il Corriere”.

‘NON MI DIMETTEREI’ – “Non mi dimetterei anche se l’indagine si rivelasse vera, nel futuro, sono pronto a difendermi perché queste accuse sono false”, ha affermato Formigoni nel corso della conferenza stampa.

“Ho sempre detto che queste accuse che vengono sollevate su di me sempre e solo sui giornali sono false e che se qualcuno dimostrasse che ho portato vantaggi a Daccò (il faccendiere in carcere dal novembre scorso, ndr) mi dimetterei”, ha aggiunto nel pomeriggio il governatore intervistato da Tgcom24, precisando che le accuse andrebbero dimostrate “in maniera inoppugnabile” e che “non basta scriverlo sui giornali”.

DI PIETRO, GIA’CHIESTE DIMISSIONI FORMIGONI – “La naturale conseguenza di un’indagine”, ma l’Italia dei Valori chiede da mesi “le dimissioni o la sfiducia del Governo regionale, perché “una cosa è la responsabilità penale, altra cosa è la grave responsabilità politica”. Così il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, commenta da Pescara la notizia secondo cui il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, sarebbe indagato nell’inchiesta della Procura di Milano sui 70 milioni di euro che il polo privato della sanità Fondazione Maugeri ha pagato negli anni al consulente-mediatore Pierangelo Daccò. “E’ la naturale conseguenza di un’indagine che ora deve accertare se vi sia stata relazione tra benefici, economici e non solo, che ha ricevuto il presidente della Regione e favori che ha concesso – ha affermato Di Pietro -. E’ anche nel suo interesse potersi difendere in questo modo nelle sedi giudiziarie proprie”. “Da noi dell’Idv – ha aggiunto – la richiesta di dimissioni o la sfiducia del governo Formigoni a livello regionale è già stata avanzata da mesi e a prescindere dal risultato delle indagini penali, perché una cosa è la responsabilità penale, che ha un suo percorso e un suo bagaglio probatorio, altra cosa é la grave responsabilità politica evidente, documentale e provata di Formigoni che ha svenduto la trasparenza nella gestione sanitaria in Lombardia e si è attorniato di persone che hanno usato le istituzioni e i rapporti personali con lui per farsi gli affari propri”.