Il Tribunale di Palmi nella persona del Got. Dott.ssa Palamara in data 15.10.2018 ha emesso una sentenza di condanna nei confronti di un avvocato del foro di Palmi, Muscari Gaetano, già noto nella politica della Comunità Palmese per aver rivestito fino al 27.06.2017, la carica di Presidente del Consiglio Comunale nell’amministrazione presieduta allora dal Sindaco Barone.

Fondamentale l’attività di indagine espletata congiuntamente dall’Ufficio della Procura di Palmi nella persona del Sostituto Procuratore Dott. Domenico Cappelleri e dalla difesa della parte civile.

La vicenda alla base dell’imputazione sorgeva da una denuncia di Patrocinio infedele ( ex art. 380 c.p.)e di appropriazione indebita aggravata( ex art. 646 c.p. e 61 n.11 c.p.)di circa nove mila euro ai danni di un suo assistito G.C. riconosciuti a titolo di risarcimento danni, quale vittima della strada, dal Tribunale di Vibo Valentia nell’anno 2010.

Nel particolare:

Nel I° capo di imputazione l’avv. Muscari veniva accusato di essersi reso infedele ai propri doveri professionali, arrecando nocumento agli interessi del suo assistito per aver omesso di proporre appello avverso la suddetta sentenza, ingannandolo sui ritardi processuali di un processo di appello mai proposto.

Nel II° capo di imputazione il Muscari veniva accusato di essersi appropriato, al fine di trarre un ingiusto profitto, della somma di circa nove mila euro di cui aveva il possesso a titolo di custodia, essendosi fatto cointestare il conto, fino alla definizione del processo di appello.

Il processo, iniziato questo Gennaio, con solo cinque udienzeè arrivato a una sua conclusione nella serata del 15.10.2018, dopo una lunga udienza terminata, quasi alle ore 20,00, con la lettura del dispositivo che ha dato conferma alla reità del Muscari denunciata dalla persona offesa G.C., originaria di Tropea.

Il riconoscimento della responsabilità penale del Muscari, difeso dall’avv. Dario Borgese del foro di Palmi, ha portato il Tribunale di Palmi a condannare l’imputato alla pena di mesi 9 di reclusione ed € 500,00 di multa__ rispetto alla condanna richiesta dal Pubblico Ministero sostituto, dott. Panucci, pari ad anni 1 ( uno) e 6 ( sei) mesi di reclusione  e 900 euro di multa _;

Applicando, altresì, la pena accessoria temporanea dell’interdizione dai pubblici uffici (ex art. 383 c.p. e 37 c.p.) per il pari periodo di 9 mesi, tutto con pena sospesa.

La costituita parte civile G.C., difesa dall’avv. Rosa Accorinti del foro di Vibo Valentia, ha ottenuto il riconoscimento di tutti i danni subiti, da quantificarsi e liquidarsi nella separata sede civile, con diritto al pagamento di una provvisionale  pari alla somma appropriata oltre al rimborso delle spese processuali.

Un caso che certamente mette ombra sull’Avvocatura ma che, tuttavia, non deve far dubitare mai sulla nobiltà della toga che ogni giorno tanti avvocati e magistrati indossano con onore per far emergere la giustizia.