Confagricoltura Reggio: “Sull’Imu importante segnale di attenzione dal Governo, ma non basta”
redazione | Il 31, Mar 2012
“Rimaniamo impegnati in un’azione sindacale incalzante e senza sconti presso le autorità competenti, affinché si possano apportare ulteriori consistenti miglioramenti che rendano più equo e sopportabile l’impatto sulle nostre imprese agricole”
Confagricoltura Reggio: “Sull’Imu importante segnale di attenzione dal Governo, ma non basta”
“Rimaniamo impegnati in un’azione sindacale incalzante e senza sconti presso le autorità competenti, affinché si possano apportare ulteriori consistenti miglioramenti che rendano più equo e sopportabile l’impatto sulle nostre imprese agricole”
“Dopo le varie manifestazioni di protesta che sono state organizzate da Confagricoltura su tutto il territorio nazionale, e in ultimo il sit –in tenutosi il 13 marzo scorso davanti a Montecitorio, assieme a Cia e Copagri per chiedere una revisione della norma di introduzione dell’IMU, cogliamo oggi un importante segnale di attenzione da parte del Governo, ma ancora non basta c’è molto da fare anche perché nella previsione attuale manca tuttora la garanzia di un gettito agricolo certo e definito”. Questo il commento del presidente di Confagricoltura Reggio Calabria Antonino Lupini – impegnato al Forum economico che la più grande Organizzazione Agricola sta tenendo a Taormina – sulle novità emerse a proposito dell’IMU nell’emendamento al decreto semplificazioni fiscali presentato ieri. Della importante problematica ne ha parlato a margine dei lavori del Forum economico il Presidente nazionale Mario Guidi, il quale ha sottolineato come le misure proposte costituiscano indubbiamente un atto esplicito della buona volontà del governo di garantire maggiore equità al provvedimento. “L’intero impianto dell’imposizione fiscale sui terreni e sui fabbricati strumentali all’attività, per come era stato delineato dal Governo, è punitivo per le imprese e scarica sugli agricoltori e sulle loro famiglie oltre il 10 per cento del peso della manovra fiscale – evidenzia il Presidente degli imprenditori agricoli reggini. L’impatto del decreto ‘Salva Italia’ comporta incrementi di tassazione (dal 100% al 300%) per il settore agricolo e mette a rischio di chiusura particolarmente le aziende sotto i 20 ettari di superficie”. “Le nuove tasse – evidenzia Lupini – unitamente agli elevati aumenti del gasolio, comporteranno meno occupazione con conseguente aumento dei prezzi al dettaglio e impoverimento ulteriore delle famiglie già fortemente penalizzate con le nuove manovre economiche. Le cifre dello studio del ministero delle Finanze sull’impatto dell’IMU nel settore agricolo sono fuorvianti e lo abbiamo dimostrato con calcoli dettagliati. Il ministero delle Finanze purtroppo ha basato le proprie stime di gettito su dati parziali relativi al numero di case e fabbricati adibiti a funzioni produttive connesse all’attività agricola. I numeri corretti sono stati portati al tavolo sull’IMU agricola presieduto dal sottosegretario all’Economia, e di questo sembra che il Governo incominci a tenerne conto. Come Confagricoltura – conclude Lupini – rimaniamo impegnati in un’azione sindacale incalzante e senza sconti presso le autorità competenti, affinché si possano apportare ulteriori consistenti miglioramenti che rendano più equo e sopportabile l’impatto sulle nostre imprese agricole”.
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