Confartigianato Reggio Calabria, gli artigiani passano notti insonni per fare fronte alle scadenze Mentre i fondi dell’artigianato dormono tranquillamente nella tesoreria regionale
Tanti artigiani della provincia di Reggio Calabria , con coraggio hanno continuato ad investire per ammodernare e innovare le loro attività , anche in questi tempi tremendi dominati dal virus. Questi artigiani hanno confidato , anche nel sostegno specifico previsto dal fondo regionale dell’artigianato. Non hanno fatto i conti però con la burocrazia Calabrese e con i tempi biblici che scandiscono la vita della cittadella. Gli affanni , le scadenze che affliggono le imprese non trovano spazio ed ascolto nel palazzo regionale. La crisi imponeva risposte immediate e straordinarie ed invece è servita a dilatare i tempi di risposta che non erano certamente brevi. Oggi a distanza di un anno ci sono imprese che non hanno ricevuto quanto era loro dovuto . I fondi per gli artigiani ci sono , ma dormono tranquillamente presso la tesoreria regionale. Quelli che passano notti insonni sono gli artigiani che devono restituire le rate del mutuo , che devono pagare i dipendenti , i fornitori . Le responsabilità dei ritardi sono certamente ascrivibile alla complessa macchina burocratica che governa la regione ma c’è anche una struttura di governo politica che non può fare finta di niente , non può lavarsi le mani . Le responsabilità delle disfunzioni e dei ritardi sono comunque riconducibili a chi governa. Bene hanno fatto le organizzazioni Regionali dell’artigianato , Confartigianato , Cna e Casa a porre unitariamente la questione nella giornata di ieri . Noi come associazione provinciale e cioè soggetto che ha quotidianamente il rapporto diretto con le aziende interessate , aggiungiamo che la situazione deve essere sbloccata immediatamente perché temiamo ulteriori ritardi con l’avvento del periodo feriale , anche perchè le scadenze finanziarie delle imprese non vanno in ferie.