Confindustria in visita allo stabilimento “Romanella” Per i 40 anni dell’azienda
Un incontro sobrio ma significativo, sotto l’egida di Confindustria Reggio Calabria e con la partecipazione della presidenza del Consiglio regionale, per salutare i quarant’anni di una delle aziende che esprimono l’identità del nostro territorio: la “storica” Romanella. Un’occasione per celebrare la longevità di un’impresa reggina e per sottolineare come questo tessuto economico e produttivo sia in grado di esprimersi su livelli di eccellenza. In questo caso, nella produzione e distribuzione delle bibite analcoliche. Il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Andrea Cuzzocrea, insieme al referente della sezione Agroalimentare dell’associazione degli industriali, Giuseppe Quattrone, ha visitato lo stabilimento in concomitanza con lo storico traguardo raggiunto dall’azienda fondata nel 1976 da Giacomo Gatto. Presente all’incontro anche il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto.
Gli ospiti sono stati accolti da Salvo Presentino, amministratore della Romanella Drinks, nello stabilimento ed accompagnati in un breve tour tra i macchinari utilizzati nella produzione, nel trattamento e nell’imbottigliamento in vetro delle bibite: è stata illustrata la struttura produttiva, costituita da impianti moderni e da un attrezzato laboratorio chimico per la preparazione dei prodotti che vengono lavorati senza l’aggiunta di additivi e conservanti.
Romanella nel Mezzogiorno d’Italia è tra le aziende leader del settore. Il suo mercato è prevalentemente il territorio nazionale, ma da ottobre 2015 è presente anche all’estero. Nello specifico, nelle isole della Spagna, Las Palmas e Tenerife, nel Regno Unito, in Francia e in Germania, dove proprio lo scorso ottobre l’azienda reggina ha partecipato alla fiera internazionale dell’agroalimentare di Anuga. Tra il 10 e il 13 aprile Romanella parteciperà anche alla manifestazione di Vinitaly e Sol&Agrifood che si terrà a Verona.
“Ho portato la mia testimonianza doverosa ad una realtà storica della produzione di qualità. E’ un traguardo di prestigio”, ha affermato il presidente di Confindustria Reggio Cuzzocrea. “L’azienda – ha proseguito – è un simbolo della città di Reggio Calabria. Il messaggio che ho voluto portare, a nome di tutti gli imprenditori, è quello di un traguardo che deve rappresentare un nuovo punto di partenza, uno stimolo a misurarsi con nuove sfide, come quella dell’‘aggressione’ di nuovi mercati. In questo senso, l’azienda – ha sottolineato il numero uno degli industriali reggini – è molto organizzata, con nuovi investimenti in corso. Da questo punto di vista, hanno tutto il nostro sostegno e cercheremo, tra l’altro, di creare una rete con gli altri produttori e con tutti coloro che possono fare sistema con questa tipologia di prodotti. Auguriamo a Romanella – ha concluso Cuzzocrea – di raggiungere obiettivi ancora più prestigiosi di quelli ottenuti in questi primi quarant’anni”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il referente del settore Agroalimentare di Confindustria Quattrone: “E’ l’ennesima eccellenza reggina nel campo dell’agroalimentare. Il segreto di un’esperienza imprenditoriale e professionale così duratura risiede nella grandissima qualità dei prodotti e nella perizia dei processi produttivi. Questa qualità – ha spiegato Quattrone – riesce a fare sopravvivere un’azienda in tempi di crisi e a farla ulteriormente sviluppare, grazie anche al contributo di Confindustria che riesce a mettere a disposizione strumenti proprio per affacciarsi all’estero, ‘invadendo’ mercati ancora più interessanti. Un percorso di successo che – ha continuato il referente dell’Agroalimentare degli industriali reggini – può crescere facendo rete tra le aziende”.
Da parte sua, il presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, ha sottolineato come “la Calabria punti molto sull’agroalimentare che, assieme al turismo e alla cultura, può rappresentare un fondamentale strumento di sviluppo dell’economia regionale. Nelle cinque province esistono numerose aziende di eccellenza che, come Romanella cui rivolgiamo i nostri auguri, possono trarre forte impulso dagli strumenti della nuova programmazione comunitaria, sia sul Por che sul Psr. Quest’ultimo programma si prefigge, tra l’altro, il potenziamento delle filiere strategiche e un ‘plus’ di innovazione tecnologica e sviluppo delle conoscenze. Lungo questi binari correrà la Calabria del futuro”.