Confindustria interviene sul rilancio del porto di Gioia "Dal suo sviluppo dipendono le possibilità economiche della Calabria"
“Il rilancio del porto di Gioia Tauro deve occupare un posto di rilievo nell’agenda politica locale e nazionale, poiché da esso dipendono molte delle possibilità che la Calabria ha di intraprendere un percorso di crescita economica e occupazionale che sia davvero stabile e duraturo”. E’ quanto ribadisce il presidente di Unindustria Calabria, Natale Mazzuca, riprendendo uno dei temi forti della relazione svolta in occasione dell’Assemblea di Unindustria Calabria alla presenza del presidente di Confindustria Boccia, dei sottosegretari Bianchi e Gentile e del Presidente della Giunta Mario Oliverio.
“La nostra sede Territoriale di Confindustria Reggio Calabria – aggiunge Mazzuca – ha prodotto uno specifico studio arricchito di analisi e possibili iniziative da avviare nel breve che ho già portato all’attenzione nazionale assicurandomi l’impegno convinto e diretto del presidente Vincenzo Boccia in uno con le proposte più complessive avanzate in direzione dello sviluppo e della crescita del sistema economico calabrese e meridionale”.
“Su temi di questa rilevanza strategica – gli fa eco Andrea Cuzzocrea presidente di Confindustria Reggio Calabria – occorre avviare da subito un’azione sinergica forte e condivisa che coinvolga tutto il sistema produttivo locale. Su Gioia Tauro – evidenzia il presidente degli Industriali reggini – abbiamo le idee molto chiare rispetto ai principali asset sui quali è necessario operare. Accanto a ciò, crediamo si debba intervenire con decisione sul fronte delle interdittive antimafia, rimodulando questo strumento che, per come è attualmente concepito ed applicato, non garantisce un autentico rispetto della legalità ed il più delle volte, finisce per produrre effetti distorsivi all’interno del circuito produttivo generando condizioni di paralisi dello stesso sistema economico”.
“L’istituzione della Zona economica speciale appare l’unica vera strada percorribile per far compiere al porto un salto di qualità decisivo. Quello di introdurre incentivi agli investimenti, infatti, resta il modo migliore per innescare un processo virtuoso, nel contesto di un polo logistico integrato, in grado di creare le condizioni ideali affinché le imprese possano decidere di avviare nuove attività. Come dimostrano le analoghe esperienze avviate in altre zone d’Europa – continuano Mazzuca e Cuzzocrea – gli effetti benefici derivanti dall’introduzione di questo regime fiscale agevolato sarebbero notevoli e dispiegati su più fronti. Si pensi al rilancio della competitività dell’attività di transhipment grazie alla defiscalizzazione degli oneri sociali, a vantaggio degli operatori del terminal e della tenuta dei livelli occupazionali”.
Su quest’ultimo fronte, viene ribadita la proposta di istituire un’Agenzia per il lavoro portuale tesa ad offrire maggiori tutele ai lavoratori e creare percorsi occupazionali alternativi indispensabili per riqualificare e valorizzare l’ingente patrimonio di professionalità operanti nella scalo.
“Gli strumenti normativi e le risorse finanziarie – puntualizza il presidente di Unindustria Mazzuca – da soli non bastano. Occorre intervenire con decisione sulla semplificazione burocratica recuperando efficienza e trasparenza”.
Tornando sul tema delle interdittive antimafia, il presidente degli industriali reggini Cuzzocrea ha “auspicato che il sostegno del presidente Boccia sulle proposte di rimodulazione di questo strumento, utile e necessario ma che deve diventare di natura giurisdizionale e non più amministrativa, possa essere determinante per porre in essere i giusti correttivi utili a prevenire l’immediata chiusura delle attività che, in contesti come quello reggino, equivale a scatenare delle vere e proprie emergenze, devastanti sotto il profilo economico e sociale”.