Occhiuto “punzecchia” la Lega, “da noi più entusiasmo che da loro” e lancia la sfida agli “iettatori”. La Lega replica “se è presidente lo deve a noi” Volano gli stracci tra Forza Italia e Lega, ma il discorso parte da Roma, sia con l’Autonomia Differenziata che con la bocciatura del terzo mandato per i presidenti di Regione. È rottura? Roberto Occhiuto ha vinto le elezioni regionali nel 2021 con il 54,46%, mentre la Lega ha collezionato l’8,33%. Occhiuto avrebbe avuto (senza la Lega) il 46% contro la diretta avversaria, Amalia Bruni, con il 27,68%
Di GiLar
“Abbiamo l’entusiasmo dei redivivi, di quelli che sono scampati agli iettatori. Vi ricordate? Dicevano che saremmo morti. Dicevano che siccome Berlusconi era così grande, Forza Italia non sarebbe sopravvissuta alla sua scomparsa”. Così Roberto Occhiuto al Congresso nazionale di Forza Italia a Roma per presentare la sua candidatura alla vice segreteria del partito fondato da Silvio Berlusconi.
Il presidente della Regione Calabria parla di “spazio” e di “entusiasmo”, quest’ultimo ha innescato non poche polemiche con gli alleati del Carroccio perché a detta di Occhiuto, vede “che c’è tanto entusiasmo, forse più da noi che nei luoghi dove si riunisce la Lega”. La partita sarà dura per le prossime europee ed è evidente che stanno volando gli stracci tra Forza Italia e Lega, rapporti non sempre idilliaci già dal lontano 1994, ma che stanno insieme per il potere, e per conquistare quello “spazio enorme” che c’è tra la leader dem Schlein e la premier Meloni.
“Oggi c’è quello spazio e noi dobbiamo avere la capacità di occuparlo, dimostrando, come stiamo facendo, di essere una classe dirigente capace”.
Arriva la risposta della Lega Calabria con il suo commissario Giacomo Saccomanno che gli rimprovera che “È importante sottolineare che se Occhiuto ricopre la carica di Presidente, ciò è dovuto esclusivamente all’appoggio e all’impegno del leader Matteo Salvini”. E non solo, gli rinfresca pure la memoria, visto “che la maggior parte dei fondi destinati alle infrastrutture della regione sono stati assegnati grazie all’operato del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti guidato dal segretario federale della Lega Matteo Salvini”. Nei fatti volano gli stracci sin da quando è nata la questione dell’Autonomia Differenziata, dove la Lega è sempre più da sola a condurre questa battaglia specie nell’ambito del Mezzogiorno d’Italia, ma soprattutto i “rancori” si sono accentuati dopo il voto contrario sia di Fratelli d’Italia (partito leader del centrodestra) e Forza Italia contro il terzo mandato per i governatori presentato dal partito di Alberto da Giussano. I due alleati vorrebbero giocarsi la Lega? Lo vedremo nei prossimi mesi e soprattutto quando arriverà la conta dei voti dell’8 e 9 giugno delle Europee. Roberto Occhiuto ha vinto le elezioni regionali nel 2021 con il 54,46% contro il 27,68% della diretta concorrente, la scienziata Amalia Bruni. In quella tornata elettorale, i voti della Lega sono stati in percentuale dell’8,33%. Nei fatti, conti alla mano, Roberto Occhiuto avrebbe vinto le elezioni anche senza il Carroccio, però sono alleati ed è giusto rispettare il patto elettorale, a meno che… tutto potrebbe accadere, anche i grandi amori finiscono, figuriamo quelli per interesse!
Occhiuto nel suo discorso afferma che Forza Italia in una “apertura di credito” con gli italiani solo se “all’interno del centrodestra, per farlo essere sempre più un partito autenticamente riformista, liberale e che abbia il coraggio di dire magari le cose che Fratelli d’Italia e Lega non possono dire”.
E poi una frecciatina agli “iettatori”, sempre a proposito di entusiasmi, “Abbiamo l’entusiasmo dei redivivi, di quelli che sono scampati agli iettatori. Vi ricordate? Dicevano che saremmo morti. Dicevano che siccome Berlusconi era così grande, Forza Italia non sarebbe sopravvissuta alla sua scomparsa. E invece ne sottovalutavano la grandezza, perché Berlusconi è stato capace di costruire un partito che resistesse anche dopo di lui”.
Occhiuto parla di responsabilità nel “continuare quel lavoro” perché “Abbiamo avuto, l’ho detto spesso, il migliore dei maestri, ma non ho mai visto persone farsi strada nella vita ricordando semplicemente i maestri che hanno avuto. Ho visto persone farsi strada perché hanno saputo realizzare gli insegnamenti dei maestri che hanno avuto”.
Roberto Occhiuto è candidato alla vice segreteria del partito insieme a Deborah Bergamini, Alberto Cirio e Stefano Benigni, “dirigenti che hanno dimostrato in tante occasioni il loro valore”. E che se “se si votasse sarebbe un bell’esercizio di democrazia, di partecipazione”.