Conia, l’alternativa a sinistra è il Sud che Sogna C'è fermento nella rete dell'associazionismo di sinistra per la creazione di "una opzione politica e culturale maggioritaria in grado di reagire all'attacco ai diritti "portata avanti secondo Conia e La Rosa dal governo gialloverde
di Giuseppe Campisi
Inizia a delinearsi il percorso per la creazione di uno spazio alternativo a sinistra già balenato dal sindaco di Cinquefrondi a metà marzo di quest’anno e di cui avevamo registrato i primi sussulti attraverso una intervista nella quale era emerso che, oltre alla volontà di preparare il riscatto sociale per la Calabria, il punto fermo del nuovo soggetto politico doveva essere l’ascolto e la raccolta dei veri bisogni del territorio. Proseguendo su questa logica, è al movimento socio-politico Il Sud che Sogna – sbocciato nel frattempo su iniziativa dello stesso Conia – che sono state affidate queste istanze. Ed è proprio per discutere i passi successivi che si terrà domani a Nicotera alle ore 18 presso la Sala Consiliare Nicotera, un’assemblea regionale aperta “utile a garantire la massima e concreta partecipazione, ideale e fisica, alle donne e agli uomini della nostra regione che decideranno di contribuire a questa sfida attesa da tempo e non più rimandabile” hanno riferito i due portavoce Michele Conia e Rita La Rosa, quest’ultima, presidente della locale sezione Avis. Un passaggio strettamente connesso all’assemblea nazionale di Dem-A, che fa capo al sindaco di Napoli Luigi De Magistris, con la convention successiva, il prossimo 14 luglio a Roma presso la Casa Internazionale delle Donne.
La necessità dunque di fare rete tra realtà civiche, sociali, territoriali e nazionali, movimenti, associazioni e soggetti politici della sinistra come emerso nel corso di un incontro preliminare tenutosi a Napoli lo scorso 23 giugno con la volontà di creare “uno spazio di alternativa credibile che, innanzitutto, rifugga la sterile somma algebrica tra soggetti politici che si ripropone ad ogni scadenza elettorale”.“La sfida – hanno tenuto a spiegare gli organizzatori – è costruire una opzione politica e culturale maggioritaria, in grado di riscrivere il lessico della solidarietà e del contrasto alle diseguaglianze e di organizzare una offensiva alle politiche xenofobe e regressive in grado di reagire all’attacco ai diritti che, in questi anni, sono stati messi sotto assedio prima dai governi dell’establishment e oggi, ancor di più, dal governo Lega-5Stelle”.