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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 25 NOVEMBRE 2024

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Cono Cantelmi si rivolge ancora agli altri candidati alla presidenze della Regione "Ancora non avete risposto alla mia lettera aperta di ieri, nella quale vi chiedevo di assumere con me l’impegno politico per levare alla giunta regionale il potere di nominare i dg delle aziende sanitarie"

Cono Cantelmi si rivolge ancora agli altri candidati alla presidenze della Regione "Ancora non avete risposto alla mia lettera aperta di ieri, nella quale vi chiedevo di assumere con me l’impegno politico per levare alla giunta regionale il potere di nominare i dg delle aziende sanitarie"
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Riceviamo e pubblichiamo:

Cari candidati alla presidenza della Regione Calabria,

ancora non avete risposto alla mia lettera aperta di ieri, nella quale vi chiedevo di assumere con me l’impegno politico per levare alla giunta regionale il potere di nominare i dg delle aziende sanitarie. I direttori generali possono essere assunti per concorso, se vi è un comune intento delle parti politiche e dei loro rappresentanti a Roma. Che cosa volete fare a riguardo? Volete poi impegnarvi per eliminare – già nelle liste elettorali – i conflitti d’interesse tra potere pubblico e sanità privata, fin qui recati, per esempio, dal governatore Antonella Stasi e dal consigliere regionale Ennio Morrone?

Soltanto Wanda Ferro ha replicato, ma su una questione altra, riguardante la Fondazione Campanella. La candidata di Forza Italia alla presidenza della Regione non sapeva, prima che glielo dimostrassi rapido per atti, che la Provincia di Catanzaro potesse partecipare alla Fondazione con proprie quote. Per sua stessa ammissione, come presidente provinciale la “collega” Ferro non ha mai dato un euro alla Campanella, ma ai lavoratori in protesta ha espresso solidarietà parlata, istituto tanto caro alla politica.

Oggi voglio aggiungere altre proposte concrete, nonostante che il discorso politico sia fermo alle beghe di Udc ed Ncd, vive per interessi di poltrona dei Gentile e dei Trematerra.

Vi parlo, colleghi candidati, di un’altra questione importante della vituperata sanità calabrese, che è l’ambito di cui dovrà occuparsi con priorità il prossimo esecutivo regionale, insieme al commissario per il Rientro.

Come sapete, l’Università di Catanzaro non ha mai firmato il nuovo protocollo con la Regione per regolare i rapporti circa l’attività dell’azienda ospedaliera “Mater Domini” del capoluogo, che continua a ricevere illegittimamente 52 milioni di euro annui, con protocollo scaduto dal 2008. Peraltro, nella circostanza vi è pure un chiaro conflitto con le norme vigenti, per cui il finanziamento dipende dalle prestazioni sanitarie fornite e non dal dato storico.

Vi è noto, colleghi candidati, il balletto relativo alla firma del nuovo protocollo tra Regione e Università, che non sto qui a riassumere. Dal 5 luglio 2012 è predisposto il nuovo schema. Da lì, non c’è stato alcun avanzamento: l’Università ha continuato a percepire fondi pubblici sul dato storico, a prescindere dalle prestazioni effettivamente erogate dalla collegata azienda ospedaliera “Mater Domini”.

Il Movimento Cinque Stelle della Calabria ha calcolato che si sarebbero risparmiati, con la pronta sottoscrizione del nuovo protocollo, più o meno 40 milioni di euro complessivi: 20 milioni per anno. Con queste cifre la Fondazione Campanella si sarebbe salvata alla grande e non ci sarebbe stato bisogno della solidarietà parlata, inutile a fermare i licenziamenti.

Ricordo che al rifiuto di firmare del rettore dell’Università di Catanzaro, Aldo Quattrone, non ha fatto seguito l’intervento del governatore e commissario Giuseppe Scopelliti presso il Ministero dell’Università e della Ricerca, annunciato per sanare i contrasti sul nuovo protocollo. Tradotto in termini più spiccioli, per vicende di potere i calabresi non hanno potuto vedere compiuto il rientro dal debito sanitario, che attualmente ammonta a circa 40 milioni.

La storia rievocata racconta, perciò, di una sanità gestita secondo logiche lontane dall’interesse pubblico, che mostrano una profonda irresponsabilità politica e un’incapacità di organizzare il riordino sanitario coinvolgendo per tempo tutti i soggetti a vario titolo interessati.

Ecco, candidati Mario Oliverio e Wanda Ferro, vi chiedo se volete con me assumere l’impegno politico per l’approvazione del nuovo schema di protocollo, che per la sanità calabrese significa un risparmio di 20 milioni all’anno. Cinque Stelle interrogherà comunque i ministri di Salute ed Economia sulla vicenda.

Vi prego di volermi rispondere appena possibile. Per cortesia e per rispetto dei calabresi.

Con i migliori saluti.

Cono Cantelmi

Candidato M5S a governatore della Calabria