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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 21 NOVEMBRE 2024

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Considerazioni a margine della campagna elettorale amministrativa

Considerazioni a margine della campagna elettorale amministrativa

| Il 04, Mag 2011

Bruno Morgante analizza la situazione attuale

di BRUNO MORGANTE

Considerazioni a margine della campagna elettorale amministrativa

Bruno Morgante analizza la situazione attuale

 

La prossima domenica si voterà per l’elezione di molte amministrazioni e di molti consigli provinciali. Nella nostra provincia si voterà per il rinnovo di molte amministrazioni comunali importanti, tra cui Reggio Calabria, Taurianova, Siderno, Locri e per il rinnovo dell’amministrazione provinciale. In questi giorni gli schieramenti che concorrono alle elezioni stanno presentando i relativi programmi amministrativi. La retorica della legalità, della trasparenza viene profusa in dosi massicce. I problemi ambientali conoscono un periodo di successo e di attenzione. Ognuno prefigura politiche per i giovani, le donne, le famiglie, gli anziani. Si riscopre la storia millenaria dei singoli centri e la necessità di incentivare il consumo culturale. E’ un rito che si ripete ad ogni tornata elettorale amministrativa. Spesso con gli stessi attori. Ci sono anche volti nuovi e candidati, che, pur in assenza di un progetto politico-amministrativo concreto, che non sia solo di denuncia degli abusi dei vecchi amministratori, spesso collusi con interessi mafiosi, manifestano una forte tensione morale, ma sono minoranza, anche se vanno apprezzati e incoraggiati.

Sicuramente vanno apprezzati molto di più di quei partiti che non si sono presentati per presunta inagibilità democratica. Se ciò fosse vero ancora di più questi partiti, che si dicono paladini della democrazia, dovrebbero essere in campo con loro liste, mobilitando i dirigenti nazionali dei loro partiti a difesa dei diritti democratici dei loro concittadini. In questo atteggiamento c’è della boria intellettuale e moralistica di chi si sente portatore della verità e disprezza il popolo reale, con cui non riesce a rapportarsi. Da molti i motivi reali di questa assenza vengono individuati nella difficoltà a presentarsi con un minimo di garanzia di risultati dignitosi. L’impressione è che i candidati a sindaco e/o a consigliere comunale nella maggior parte dei casi  mettano in conto la perdita di mezza giornata di tempo nell’economia della campagna elettorale per un rito che influirà pochissimo sul voto, ma che è un atto dovuto. Il risultato elettorale è determinato soprattutto dalla capacità di comporre le liste con la  presenza di rappresentanti di nuclei familiari estesi, che normalmente garantiscono il voto compatto della parentela, e con la  presenza di rappresentanti di strutture o professioni che erogano servizi ai cittadini, dai patronati, ai medici, agli avvocati, ai professori e che, quindi, hanno “clientes”. Ogni candidato ha la lista di parenti e/o dei  “clientes” da contattare per far pesare o il legame di parentela e/o la riconoscenza per i servizi loro prestati.

Il tempo della campagna elettorale è breve e bisogna andare personalmente da ogni elettore, che pretende la visita anche perché il candidato sappia che lui lo ha votato. Spesso si hanno delusioni perché la gente finge in quanto è subentrato un impegno di riconoscenza più forte o semplicemente un favore ricevuto da altri più vicino nel tempo. Il voto, dal punto di vista amministrativo, di fatto è una delega in bianco. Qualcuno dice che siamo un popolo senza memoria perché nessuno chiede il conto rispetto al passato e i candidati spesso sono sempre gli stessi, anche di consigli comunali sciolti per mafia. Ritengo che il problema è ancora più grave in quanto non si chiede  conto del  passato perché non si vota per giudicare la capacità di governo e i risultati raggiunti, ma, come dicevo prima,  per altri tipi di legami o di scambi. La nostra è una democrazia degradata in quanto il voto è slegato dalla valutazione sulle cose fatte o da fare, valutazione che è un momento sostanziale della democrazia. Questo deresponsabilizza i candidati dal misurarsi con i problemi e mette in moto una selezione del personale “politico” amministrativo slegato da ogni valutazione sulle sue capacità. Per questo manca nei programmi una valutazione puntuale e seria della situazione del degrado attuale, delle motivazioni di fondo che la hanno determinata per individuare soluzioni vere e per assumere impegni. Viene denunciata la situazione di degrado e lo stato di dissesto dei bilanci per chiedere aiuti, spesso con al fianco un consigliere regionale o un deputato, che garantisce impegno e amicizia con il candidato.

La loro presenza non serve per garantire attenzione ai problemi del comune, ma per rafforzare la credibilità sulla possibilità del candidato ad elargire favori. Non ho sentito nessuno misurarsi con la novità del federalismo municipale che farà sentire i suoi effetti in questa legislatura Lo Stato diminuirà i trasferimenti ai Comuni. Per pareggiare i propri bilanci,  mantenendo l’attuale livello di servizi, i Comuni  potranno aumentare l’irpef comunale, mettere una nuova tassa – l’IMU- basata principalmente sugli immobili, per recuperare e anche andare oltre il gettito della vecchia ICI, abolita dal Governo per tutti i proprietari di immobili per mantenere fede a una promessa elettorale, allargando a tutti l’esenzione parziale già attuata dal governo Prodi per la prima casa e per i redditi meno alti. Tutte queste nuove tasse, per mantenere l’attuale livello di servizi, che da noi significa soprattutto garantire il personale dipendente perché sono carenti o assenti altri tipi di servizi,  dovranno pagarle i cittadini tutti.

Gli aspiranti amministratori si sono posti questi problemi e cosa propongono ai cittadini? Si aggraveranno le differenze Nord-Sud , non solo in termini economici, ma anche in termini di qualità e quantità di servizi e di qualità della vita. Purtroppo dobbiamo attenderci un aggravarsi del flusso migratorio delle nuove generazioni verso il centro-nord, che sta arrivando a livelli degli anni cinquanta. Nelle nostre piazze, insieme ai pensionati, aumenta sempre di più la presenza di giovani immigrati. E meno male che ci sono loro.

redazione@approdonews.it