Consiglio comunale infuocato ieri a Gioia Tauro Quattro consiglieri di maggioranza contro Pedà. Il sindaco prova a spegnere le polemiche e rilancia l’operato della Giunta - GUARDA IL SERVIZIO
di Carmelo Nicotera
GIOIA TAURO – Consiglio comunale infuocato quello che è andato in scena ieri pomeriggio nella città di Gioia Tauro. Le polemiche a mezzo stampa dell’ultimo mese hanno reso rovente il clima all’interno della sala consiliare. Vacilla la maggioranza del primo cittadino gioiese Giuseppe Pedà: quattro consiglieri – Tomaselli, Cavallaro, Guerrisi e Raco – sono in procinto di passare all’opposizione causa scarso coinvolgimento nelle dinamiche politiche della cittadina pianigiana.
One man show del civico consesso è stato l’assessore alla cultura, Francesco Toscano. Una sua nota stampa dei giorni scorsi, nella quale rimarcava al sindaco alcune lacune in settori strategici dell’amministrazione, ha innescato la miccia delle polemiche e delle insinuazioni in seno alla Giunta di Governo di Pedà. La maggior parte dei “dissidenti” ha bocciato in toto la linea politica di Toscano. L’assessore viene infatti indicato come il principale responsabile della debacle della lista gioiese nelle elezioni del consiglio metropolitano; gli viene imputata, inoltre, la mancanza di una linea guida chiara ed affidabile nella grave situazione che sta investendo il porto della città gioiese. Divergenze politiche all’interno dell’esecutivo hanno fatto esplodere la bomba nei difficili rapporti tra la giunta e il consiglio.
La replica di Toscano non si è fatta attendere. Durante il suo intervento, l’assessore alla cultura ha spiegato l’intento delle dichiarazioni delle scorse settimane: aprire ad una nuova concezione politica nella gestione della cosa pubblica. Toscano ha ribadito la leadership di Pedà nel comune gioiese, rispendendo al mittente presunte sue ingerenze nell’operato del sindaco. Ha altresì invitato la maggioranza ad essere unita e coesa per il raggiungimento degli obiettivi e delle sfide future che la città di Gioia Tauro dovrà affrontare. Una stoccata a Toscano è arrivata anche dal vice sindaco Anna Stanganelli. Quest’ultima ha messo in evidenza l’autonomia delle scelte dei vari componenti della Giunta, negando censure politiche del primo cittadino. La minoranza consiliare – nelle figure di Alessio, Schiavone e Zappalà – ha chiesto a Toscano di fare un passo indietro, di riconoscere gli errori delle ultime settimane, di ritornare a lavorare per il paese.
Il sindaco Pedà ha affrontato la delicata questione cercando di abbassare i toni e di ricompattare le fila all’interno della sua maggioranza di governo. Pedà ha nuovamente ribadito la fiducia nell’operato della sua Giunta, focalizzando l’attenzione anche sul ruolo propositivo dell’opposizione. Il primo cittadino gioiese ha voluto, dunque, ridimensionare la portata della bagarre mediatica, proponendo a tutte le forze in campo di superare le divisioni e di lavorare solo ed esclusivamente nell’interesse di Gioia Tauro. Pedà, nonostante una maggioranza risicata all’osso, non intende “abdicare” e rilancia con un progetto per i ragazzi della città: «Non me ne andrò fino a quando non avrò realizzato la piscina per Gioia Tauro».