Consorzio Valle Crati, Miceli (M5S): “Ancora dubbi sulla gara del secolo” "Perché la progettazione è stata esternalizzata? Perché il sindaco Manna non risponde?"
RENDE* – Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle ha presentato
un’interrogazione al sindaco Manna e alla Giunta esprimendo i propri dubbi
sulla regolarità della gara da 35 milioni di euro che affiderà la gestione
della depurazione dell’intera area urbana di Cosenza. E l’affare in realtà
si fa con le tariffe che vengono riconosciute dal soggetto attuatore, cioè
il Consorzio Valle Crati, all’azienda vincitrice della gara per ogni metro
cubo di acque reflue smaltite.
30 milioni di metri cubi annui trattati per € 0,40/mc fanno 12 milioni
all’anno. Per 15 anni fanno 180 milioni. Ma dall’amministrazione comunale
di Rende non arriva nessuna risposta, come se al sindaco Manna non
interessasse come verranno spesi i soldi dei cittadini o che le tariffe per
la depurazione e le conseguenti tasse comunali aumentino considerevolmente.
Eppure i dubbi su questo bando di gara si fanno più pressanti giorno dopo
giorno. Sconvolgente, per il silenzio in cui è caduto, ci appare infatti la
presa di posizione dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Cosenza
(quindi non un organo politico) che ha denunciato le gravissime
irregolarità nel bando pubblico e ha chiesto la sua sospensione immediata.
La nota ufficiale del Presidente degli Ingegneri è stata indirizzata al
Consorzio Valle Crati ma anche a tutti i sindaci del territorio. Manna l’ha
ignorata? Almeno avrà letto le osservazioni mandate unicamente nell’ottica
del “primario interesse pubblico”?
Vogliamo ricordarle noi, allora, al Sindaco, nel caso ancora non abbia
ricevuto la posta: i tempi previsti dal bando sono eccessivamente ristretti
per procedure simili, gli elaborati sono da considerarsi carenti quanto
alla definizione dei rapporti tra concessionario e concedente, la scelta
progettuale dovrebbe essere risultante dal confronto tra alternativi
trattamenti e coerente con le linee guida del Ministero, bisognerebbe
escludere ogni interferenza tra la rete fognaria e le falde acquifere e,
infine, è assente un’analisi costi-benefici.
Ma non sono solo i dubbi di natura tecnica ad impensierirci. In una
audizione per la Commissione Consiliare Lavori Pubblici del Comune di
Cosenza è stato sentito infatti l’Ing. Bartucci, funzionario del comune
stesso, al quale il Consorzio Valle Crati ha deciso di affidare la
progettazione del bando, pur avendo lo stesso Consorzio un proprio
responsabile dell’ufficio tecnico, l’ing. Pasquale Russo. Perché si è
preferito esternalizzare questa funzione e a quale costo?
L’ing. Bartucci non si è esposto sul suo compenso, e si è limitato a dire
che nelle sue funzioni si è avvalso del supporto di tre colleghi di sua
fiducia e da lui individuati (Guglielmo Mauro, Antonio Rota e Loretta
Sicoli), ma comunque non si è capito bene come e da chi siano remunerate
queste ulteriori figure e se queste tre persone abbiano un qualche rapporto
con il Consorzio. Quel che è certo e che se la cifra riportata da alcuni
articoli di stampa dovesse essere veramente quella di un milione di euro,
allora la cosa sarebbe molto preoccupante visto che per importi di questa
consistenza l’affidamento dovrebbe essere messo a gara. Ma ci inquietano
molto anche le parole pronunciate da Bartucci in merito all’esito della
gara. L’ingegnere ha infatti ricordato come in tutte e tre le gare dello
stesso tipo già espletate in regione è stata presentata una sola offerta. È
un mettere le mani avanti?
C’è una ditta, appunto, che molti danno come sicura vincitrice, con il
proprio amministratore implicato in diversi procedimenti giudiziari e con
appoggi, politici e non, di alto e discutibile livello. Vorrà il nostro
Sindaco occuparsi di questa gravissima vicenda?
Noi del M5S continueremo a chiedere sempre in che modo vengono spesi i
soldi dei cittadini, e questi del Consorzio Valle Crati sono anche soldi
dei cittadini rendesi, anche se a Manna forse può sembrare di no.
Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Rende