Continua la battaglia dei precari dei Vigili del Fuoco Nuova protesta di piazza prevista nei prossimi giorni
Correva l’anno del dicembre del 2015 quando i lavoratori precari dei Vigili del Fuoco aderenti all’Unione Sindacale di Base, hanno occupato la sede del Partito Democratico a Roma. Fu proprio da quella occupazione che si concepì la tanto rinomata Risoluzione Fiano (Riassunto dei 18 Punti che ha scritto esclusivamente USB VV.F. negli anni 2000 – COME CHIUDERE IL CERCHIO DEL PRECARIATO NEI VIGILI DEL FUOCO), in cui l’Unione Sindacale di Base del comparto dei Vigili del Fuoco rivendicava ed ha sempre rivendicato continuamente nelle piazze e nei palazzi esclusivamente: la “cancellazione del mancato rapporto d’impiego – Leggi Vigenti e soprattutto 183/11” con la quale non sarebbe istituito nessun tipo di paletto e sarebbe avvenuta l’assunzione diretta senza troppa burocrazia e giochi politici.
Ma qualcuno che ha voluto fare la guerra ad USB VV.F. (con qualche amichetto politico) ha bandito ai quattro venti che nella Risoluzione Fiano non esisteva la parolina magica della “Stabilizzazione”, bè è vero perché noi dell’USB VV.F. visto e considerato che lottiamo con la testa e non con la pancia (la burocrazia, le leggi vigenti e soprattutto i giochi dei burocrati li conosciamo benissimo) volevamo, vogliamo e pretendiamo che tutti i precari in questione usufruiscano del loro diritto “indistintamente”. Non siamo “vergini” nel campo di lotta per la stabilizzazione, e quindi si è optato per una Risoluzione definitiva, che non avrebbe lasciato scampo ad incomprensioni, sono state usate le parole, cancellazione del mancato rapporto d’impiego, perché poteva significare solo ed esclusivamente una cosa: «Assunzione».
Invece questo stesso nome e cognome estemporaneo, pretendendo ad ogni costo la comparsa della parola stabilizzazione, ha appoggiato l’amministrazione, al suo volere e portando a compiere gesti insani (uccidendo di nuovo chi è già morto) parecchi lavoratori disperati, poiché tagliati fuori, per l’errore di un singolo individuo.
Ad oggi gli organi competenti hanno fatto uscire la bozza di stabilizzazione nella quale vi è il limite di età dei 40 anni che si dovrà cominciare ad espletare già dal nuovo anno, ma a tutto questo l’Unione Sindacale di Base della Calabria non è d’accordo perché devono dare a tutti i lavoratori precari VV.F. quello che è previsto ed “Emanato” dalla Risoluzione Fiano – IMPEGNO DEL GOVERNO (G.U. 23 giugno 2017) attraverso la realizzazione dei servizi esternalizzati per tutti i precari VV.F. che pur non rientrando per l’operatività abbiano quel diritto che gli spetta.
Nello stesso tempo USB VV.F. Nazionale insieme al Coordinamento Regionale della Calabria (Catanzaro) e al Coordinamento della Sicilia (Messina e Catania) stanno lavorando interrottamente ed incessantemente con gli organi di Governo competenti per by-passare e a sistemare il grandissimo danno che gli altri hanno creato nei confronti di un’intera categoria, difendendo questi esseri umani di distruzione di massa anche da loro stessi (lavoratori disperati elemosinanti che sono andati a stringere le mani a Matteo Renzi sui treni, lo stesso dopo i “Selfie” di campagna elettorale gli aveva promesso che li avrebbe sistemati anche con l’anzianità di servizio – Ma la realtà attuale è che li ha fatti fuori dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e non dentro).
Ormai l’unica soluzione è cercare di rimediare, continuando ancora una volta a combattere per questo ultimo round, (partendo proprio da giorno 10 novembre (Sciopero Generale Nazionale USB VV.F.), giornata in cui i lavoratori precari VV.F. scenderanno in piazza con i propri D.P.I., e nei giorni avvenire continueranno a scendere in piazza e non andranno via anche a costo di dormire per strada, e non ci sarà “minaccia” da parte di nessuno che tenga – Rivendicando a gran voce la Re-internalizzazione come deciso dal Governo), round che non ci sarebbe mai stato se qualcuno non avesse anteposto le proprie manie di grandezza al bene comune. Basta semplicemente rimboccarsi le maniche nuovamente e anche questa sfida accettata verrà vinta, perché chi combatte con il cuore non può che uscire vincitore da un girone dell’inferno che è così infinito da sembrare incontrastabile. C’è chi pensa a contrastare i buoni risultati e chi deve raccogliere i cocci della devastazione e ricomporli.