Continua lo sciopero del personale Atam di Reggio Calabria
redazione | Il 28, Nov 2012
I dipendenti rivendicano gli stipendi arretrati e bloccano la città
di MICHEL DESSI’
Continua lo sciopero del personale Atam di Reggio Calabria
I dipendenti rivendicano gli stipendi arretrati e bloccano la città
di Michel Dessì
Da due giorni la città di Reggio Calabria e’ in tilt per lo sciopero del personale Atam, che da qualche mese non percepisce alcun stipendio. Domani, forse arriverà la schiarita, dal momento che è previsto l’incontro con i commissari prefettizi. Una situazione insostenibile dicono: “Noi non ci muoviamo se non avremo certezze per il nostro futuro”. Parliamo di 350 posti di lavoro in bilico, di padri e madri di famiglia che non sanno come far fronte alle prossime spese, considerando che ci avviciniamo al periodo natalizio, e nessuna certezza di percepire la tredicesima tanto attesa. “Lavoriamo onestamente e vogliamo essere pagati” questa la frase che si sente dire più spesso. “Nessuno si può permettere di mettere la nostra dignità di uomini sotto i piedi”.
I crediti pregressi nei confronti del Comune sarebbero di 2,5 milioni di euro e altri 14 milioni circa, della Regione. Lo sciopero sta causando molti disagi alla città, autobus fermi, scuolabus interdetti e niente controllo sui parcheggi a strisce blu.
Già la scorsa settimana i vertici aziendali si erano riuniti, per sollevare l’attenzione sul triste destino che sta per colpire l’Atam e di conseguenza i cittadini di Reggio Calabria che potrebbero a breve essere privati dell’intero sistema del trasporto pubblico. Ma chiediamoci, costa sta accadendo? Nel giro di tre giorni, 4 proteste diverse, da un lato gli operai di Pianambiente, che minacciano di buttarsi dal tetto di un edificio in costruzione di Gioia Tauro, dall’altro Coopmar e Veolia ed ora anche Atam. Proteste dettate da un unico problema, la mancanza di stipendi. Quale futuro attende questi operai?