Continua lo stato di agitazione dei dipendenti dell’Ufficio delle Entrate di Lamezia Terme
Dic 07, 2011 - redazione
Alla base delle lamentele il trasferimento dalla storica sede di Via Lissania a quella di Via dei Mille, la riduzione degli spazi adibiti a dipendenti e contribuenti e che, in qualche modo, vanno a minare anche il diritto alla privacy; la mancanza di posti auto (appena 6 per i dipendenti e nessuno per l’utenza), e finanche l’apertura di uno sportello Equitalia all’interno del piccolo stabile
di Antonietta Bruno
Continua lo stato di agitazione dei dipendenti dell’Ufficio delle Entrate di Lamezia Terme
Alla base delle lamentele il trasferimento dalla storica sede di Via Lissania a quella di Via dei Mille, la riduzione degli spazi adibiti a dipendenti e contribuenti e che, in qualche modo, vanno a minare anche il diritto alla privacy; la mancanza di posti auto (appena 6 per i dipendenti e nessuno per l’utenza), e finanche l’apertura di uno sportello Equitalia all’interno del piccolo stabile
LAMEZIA TERME – Continua lo stato di agitazione dei dipendenti dell’Ufficio delle Entrate di Lamezia Terme, prossimi al trasferimento dalla storica sede di Via Lissania a quella di Via dei Mille.
Alla base delle lamentele sollevate e ribadite anche nella mattinata di oggi nel corso di un’assemblea alla quale hanno preso parte personale dell’Ufficio territoriale di Lamezia Terme, dell’Ufficio controlli direzione di Catanzaro e una delegazione di Parte pubblica, la riduzione degli spazi adibiti a dipendenti e contribuenti e che, in qualche modo, vanno a minare anche il diritto alla privacy; la mancanza di posti auto (appena 6 per i dipendenti e nessuno per l’utenza), e finanche l’apertura di uno sportello Equitalia all’interno del piccolo stabile.
Una struttura, quella di Via dei Mille, “inadeguata” per praticità e spaziosità rispetto a quella attuale di Via Lissania che vanta una superficie calpestabile superiore ai 3.000 metri quadri rispetto agli appena 900. Non solo, “al danno” forse, “anche la beffa” dato che per meno spazio il fitto della nuova sede costerebbe 10 mila in più all’anno (dagli attuali 90 mila a 100 mila).
Tutte “anomalie” che poco quadrano e ancor meno piacciono al personale dipendente coinvolto, che sulla vicenda ha già redatto e pubblicato accurati verbali. Della problematica, ovviamente, ne è a conoscenza anche il direttore regionale Antonio Di Girolamo che sarà a Lamezia il prossimo 14 dicembre. Giorno in cui, assieme al personale dipendente, si recherà presso la nuova sede territoriale per constatare di persona quanto di concreto c’è nella posizione assunta dei diretti interessati.
Una sorta di sopralluogo al margine del quale si attenderanno risposte certe. Risposte che dovranno portare necessariamente ad una risoluzione del problema poiché, che in caso negativo già si annunciano scioperi ad oltranza e occupazioni di sede.
Antonietta Bruno