Contrasto al caporalato, pressione Stato non si ferma Nella nona operazione sono state 13 le aziende della Piana di Gioia Tauro controllate
La pressione dello Stato sulla spregevole pratica del caporalato, un fenomeno abietto ma di ritorno che riguarda lo sfruttamento del lavoro anche nella Piana di Gioia Tauro non si ferma. Sono salite a nove le operazioni di prevenzione e di contrasto al lavoro nero e illegale nel Reggino.
Nell’ultima operazione sono state 13 le aziende agricole controllate nei territori della Piana di Gioia Tauro e, in particolare nei Comuni di Gioia Tauro, Laurana di Borrello, Rosarno, Melicucco e San Ferdinando e 67 le persone controllate, di cui 6 extracomunitari. Sono state elevate 15 sanzioni amministrative per un importo di 21 mila euro.
Le attività delle forze di polizia sono iniziate all’alba con il controllo agli svincoli per San Ferdinando, al bivio “Scattareggia” di Laureana di Borrello e a quello “ponte di Ferro” nel Comune di Rosarno, dove sono soliti raggrupparsi i lavoratori in attesa di essere condotti presso le aziende di destinazione.
Sono state,inoltre,controllate tre strutture dormitorio a Melicucco.
Sulle aziende sono in corso anche accertamenti da parte dell’Ispettorato del lavoro per valutare le posizioni dei titolari e dei dipendenti. S
ono stati impegnati circa 40 operatori della Polizia, dei Carabinieri, della Guardia di finanza, del Corpo forestale dello Stato, della Polizia provinciale, dell’Ispettorato del Lavoro e dell’Asp reggina.
Una pressione che non si ferma da parte della Prefettura di Reggio Calabria. Qualche giorno fa una persona è stata denunciata per riduzione in schiavitù e per aver adibito un casolare fatiscente a dormitorio dietro il pagamento di un canone. Durante la precedente operazione sono state controllate tre aziende nella zona di Rosarno, Candidoni e Taurianova e trentasei persone tra migranti ed italiani.
Durante i controlli, oltre alla denuncia, sono state comminate tre sanzioni amministrative per violazione della normativa sulle assunzioni dei braccianti agricoli.
Sulle aziende sono in corso anche accertamenti da parte dell’Ispettorato del lavoro per valutare le posizioni dei titolari e dei dipendenti. Anche nei controlli precedenti sono stati impegnati Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Polizia Provinciale, Ispettorato del Lavoro e Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria.
L’operazione ha riguardato i territori in cui maggiore e la presenza di cittadini stranieri ed in particolare Gioia Tauro, Rosarno, San Ferdinando, Melicucco, Serrata, Candidoni, Rizziconi, Varapodio, Taurianova.