Contrasto alla coltivazione di cannabis, ecco il report del gruppo Carabinieri di Locri Nel corso dell'estate i militari hanno rinvenuto 30 piantagioni e arrestato 11 persone
I Carabinieri del Gruppo di Locri, con il prezioso supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” e delle unità cinofile del Gruppo Operativo Calabria, nonché dell’8° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Vibo Valentia, negli ultimi mesi sono stati impegnati in molteplici servizi finalizzati alla ricerca di piantagioni di canapa indiana e dei loro coltivatori, che hanno interessato tutto il territorio della Locride, perlustrando palmo a palmo l’Aspromonte, nei cui anfratti i Carabinieri hanno svolto prolungati servizi di appiattamento e di osservazione in attesa di sorprendere, alle volte alle prime luci dell’alba, altre al tramonto, chi si recava a prendersi cura delle coltivazioni.
Un primo bilancio delle indagini svolte, ancorché tuttora in corso, permette di elencare il rinvenimento di 3.196 piante, messe a dimora in 30 piantagioni. In alcune circostanze, le operazioni hanno già permesso di arrestare 11 persone e denunciare un sedicenne, per le rimanenti sono in atto accertamenti tesi a individuare le persone che si occupavano della “cura” delle piazzole.
In particolare:
- il 26 giugno, i Carabinieri della Stazione di Africo Nuovo hanno arrestato in flagranza del reato di produzione e coltivazione di sostanze stupefacenti Favasuli Leo, 44enne di Africo, poiché sorpreso a coltivare 10 piante di marjuana, di altezza variabile dai 50 ai 70 cm, occultate tra gli altri ortaggi in una porzione di circa 20 metri quadri di un terreno di sua proprietà, ubicato poco fuori dal centro abitato;
- il 15 luglio, i Carabinieri della Compagnia di Bianco hanno arrestato in flagranza del reato di produzione e detenzione di sostanze stupefacenti Morabito Andrea, 56enne operaio A.F.O.R., poiché trovato in possesso di 90 piante di marjuana, di altezza variabile dai 10 ai 150 cm, coltivate in una porzione di un terreno di sua proprietà di circa 80 metri quadri, distante qualche centinaia di metri dalla propria abitazione, nonché di 1 kg circa della stessa sostanza già essiccata;
- il 29 luglio scorso, i Carabinieri della Stazione di Platì hanno tratto in arresto il 67enne Trimboli Bruno (zio da parte materna del ricercato Trimboli Natale, elemento di spicco dell’omonima consorteria ‘ndranghetistica platiese, inserito nell’elenco dei “latitanti pericolosi” del Ministero dell’Interno), poiché colto in flagranza a coltivare circa 20 piante, dalla media altezza di 2,00 mt, messe a dimora in un appezzamento di terreno di una trentina di metri quadri circa;
- a Pazzano, il 21 agosto, i Carabinieri della Stazione di Stilo hanno tratto in arresto Di Masi Antonio, 55enne di Bivongi e Passarelli Sergio, 34enne di Placanica, poiché colti in flagranza mentre innaffiava ben 750 floride piante di cannabis indica, della specie cd. “olandese”, tutte alte, in media, un metro e mezzo (specie nana che sviluppa ramificazioni e fogliame bassi, facilmente occultabile per via delle ridotte dimensioni in altezza) su quasi 500 metri quadri di terreno demaniale in parte coltivato a pomodori e peperoni, proprio per confondere l’osservazione dall’alto a mezzo degli elicotteri dell’Arma;
- il 31 agosto, a Caraffa del Bianco, i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto Tallariti Francesco, 29enne, incensurato di Bianco (RC), pastore, colto in flagranza di reato mentre era intento a innaffiare 93 floride piante di cannabis indica, tutte alte, in media, due metri, su una parte di terreno demaniale, ampia circa 90 metri quadri, su cui correva un complesso sistema d’irrigazione con tubi in plastica;
- in data 10 settembre, in San Luca, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato nella flagranza del reato di produzione e coltivazione di sostanze stupefacenti Giampaolo Francesco, un allevatore 45enne di San Luca, poiché sorpreso ad irrigare una piantagione di 51 piante di marjuana, di altezza variabile da un metro a un metro e novanta centimetri, coltivate su tre distinte piazzole di un terreno di sua proprietà, che insieme formavano un’area di circa 50 mt quadri;
- a Grotteria, il 13 settembre, i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto Sorrenti Girolamo Rocco, 29enne di Rosarno (RC), bracciante agricolo, poiché sorpreso in flagranza mentre era intento a coltivare 330 floride piante di cannabis indica, alte fino a due metri, situate su un’area ricavata all’interno della fitta vegetazione ampia circa 200 metri quadri;
- il 18 settembre, in località Marocumbo di Palizzi Marina (RC), i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto in flagranza del reato di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti Antonino Trunfio, 48enne del luogo, operaio A.F.O.R., avendo rinvenuto, in una porzione di un terreno di sua proprietà ampia circa 15 metri quadri, una coltivazione di 20 piante di marijuana, di altezza variabile da 1 a 2 metri;
- il 28 settembre, in località Fiorello di Placanica, i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto in flagranza del reato di produzione e coltivazione di sostanze stupefacenti Taverniti Stefano, 25enne del luogo, bracciante agricolo, poiché sorpreso a coltivare una piantagione di canapa indiana, ben occultata nella fitta vegetazione, composta da 70 piante, dell’altezza massima di mt. 3 circa, all’interno di una piazzola ampia circa 50 metri quadri. Le successive ricerche hanno permesso di rintracciare, alcune ore dopo, Cirillo Andrea, 23enne di Caulonia, operaio, allontanatosi all’atto dell’intervento senza che i Carabinieri riuscissero a raggiungerlo, e per questo arrestato in quasi flagranza di reato (anche per quest’ultimo provvedimento il Pubblico Ministero Ezio Arcadi ha chiesto la convalida, invero non concessa dal GIP).
Nell’ambito della stessa attività, i Carabinieri hanno altresì localizzato diverse piantagioni e provveduto alla relativa distruzione, previo campionamento di alcuni esemplari per i successivi accertamenti. Nel dettaglio:
- il 9 luglio scorso, in località Serro Guglielmo di San Luca, è stata rinvenuta una piazzola, ampia circa 250 metri quadri, contente 312 piante di marjuana, di altezza variabile dal metro al metro e mezzo, irrigata attraverso un apposito sistema di tubi in plastica;
- il 29 luglio successivo, in contrada Acuta di Ardore Marina, è stata individuata una piantagione di canapa indica, di circa 70 metri quadri, composta da 50 esemplari alti fino a 3 metri;
- il 6 agosto scorso, nelle contrade Arghia, ‘Ntopa e Messinese di Platì, nel giro di 24 ore, i Carabinieri hanno rinvenuto, in due distinte sortite, tre piazzole di diverse dimensioni, rispettivamente, una di circa 100 metri quadri, dove erano a “dimora” 73 piante di canapa indiana di altezza variabile tra i 90 e 130 cm, e due un po’ più contenute nelle dimensioni, ove vi erano 50 e 47 piante, tutte alte tra un metro e ½ e 2 metri, irrigate attraverso un sistema di tubi in plastica che prelevava acqua da una sorgente naturale distante qualche centinaia di metri;
- il 7 agosto scorso, in località Intramante di San Luca, in piena zona aspromontana, è stata rinvenuta una piazzola di circa 350 metri quadri, contente 407 piante di marjuana, di altezza variabile dal metro e mezzo ai due metri, irrigata attraverso un sistema di tubi in plastica che prelevava acqua da una sorgente naturale poco distante;
- il 27 agosto, in località Pozzo Vallone Melochia di Bovalino, i Carabinieri della locale Stazione hanno rinvenuto una piantagione composta da due piazzole contigue di 200 e 80 metri quadri, situate in un terreno demaniale in stato di abbandono, dove erano messe a “dimora”, rispettivamente, 297 e 103 floride piante di cannabis indica (tutte alte, in media, un metro, della specie nana cd. “olandese”);
- il 31 agosto, sempre i Carabinieri di Bovalino hanno rinvenuto una piantagione composta da oltre 42 floride piante di cannabis indica alte un metro, sempre della specie cd. “olandese”, in una porzione di terreno in stato di abbandono ampia circa 30 metri quadri, nonché 3 kg di marijuana, trovata all’interno di un capanno in lamiera adibito ad essiccatoio, poco distante dalla suddetta coltivazione;
- il 14 settembre, in località Colaiello di Palizzi, sono state rinvenute, ben occultate all’interno della fitta vegetazione, quattro piazzole di modeste dimensioni contenenti complessivamente 40 piante di marjuana, di altezza variabile tra 60 cm e i 2 metri e 10 cm;
- il 15 settembre, in località Campoli di Caulonia (RC), nel corso di un predisposto servizio di battuta del territorio, è stata rinvenuta una piantagione di canapa indiana costituita da 90 piante, dell’altezza media di circa 2 metri e mezzo, realizzata su una porzione di terreno demaniale ampia circa 70 metri quadri;
- il 17 settembre, in contrada Molino Zappia di Platì, è stata rinvenuta una piazzola di 50 metri quadri contenente 63 piante di canapa indiana, di altezza variabile tra 2,5 e 3,5 metri;
- il 18 settembre, in località “Pizzura-Ientile” di San Luca, sono state rinvenute, ben occultate all’interno della fitta vegetazione, due piazzole di circa 30 metri quadri contenenti complessivamente 31 piante di marjuana, di altezza compresa tra i 3 e i 4 mt.;
- il 19 settembre, in contrada Monte Iacono di Platì e in località Campoli di Caulonia, i Carabinieri delle locali Stazioni hanno rinvenuto, rispettivamente, una piazzola di una decina di metri quadri contenente 19 piante di canapa indiana, di altezza variabile tra 150 e 200 centimetri, e una piantagione di canapa indiana, costituita da 40 piante dell’altezza media di circa 2 mt, realizzata su una porzione di terreno demaniale ampia 30 metri quadri;
- il 23 settembre, sempre in località Monte Iacono del Comune di Platì, è stata rinvenuta una piantagione contenente 103 piante di cannabis indica del tipo “olandese”, di altezza compresa tra 80 centimetri e 1 metro e 1/2, realizzata su una porzione di terreno in stato di abbandono ampia circa 80 metri quadri, nonché ulteriori 26 piante, già in stato di essiccazione, all’interno di un piccolo capanno posto nelle immediate vicinanze.