Contatto tra Agnelli e boss per gestione biglietti Juve Dalle indagini è emerso l'interesse della cosca Bellocco-Pesce di Rosarno sul business del bagarinaggio dei biglietti allo Juventus Stadium. Presunte attività criminali anche allo stadio San Siro
Emergono i primi particolari in merito all’inchiesta aperta dalla Procura di Torino sulla gestione dei biglietti allo Juventus Stadium. Dalla lettura dei documenti «si evidenzia che Saverio Dominello e il figlio Rocco sono rappresentanti a Torino della cosca Bellocco-Pesce di Rosarno. Rocco Dominello ha rapporti con la dirigenza Juve per la gestione di biglietti e abbonamenti». Questo è quanto risulta dalle parole del Procuratore federale Giuseppe Pecoraro, ascoltato davanti ai membri della Commissione Parlamentare Antimafia
«I dirigenti che hanno contatti con queste persone sono: Merulla, Carugo, D’Angelo e il presidente Agnelli». Anche il dg Marotta ha avuto rapporti occasionali con il mondo degli ultras, ma non è stato coinvolto dalla conclusione indagini.
Ha proseguito il procuratore Figc: «Il procedimento nei confronti della Juve è iniziato col mio predecessore, Palazzi, il 2 agosto 2016. Io sono stato a Torino dal procuratore Spataro chiedendo notizie sul procedimento in corso e per dare la mia disponibilità». Adesso la commissione Parlamentare Antimafia dovrà valutare se e quali dirigenti della Juve convocare nelle prossime udienze del Comitato Mafia-Sport. Nessun dirigente della Juventus è indagato da parte della Procura di Torino.
Pecoraro ha poi spostato l’attenzione su un’indagine in corso della Procura di Catanzaro su alcuni soggetti per attività criminali perpetrate attraverso una serie di operazioni adiacenti allo stadio di San Siro per servizi di catering. Queste attività, come spiegato dal procuratore, vengono effettuate all’interno dello stadio nelle partite del Milan. La procura sportiva, comunque, non ha aperto procedimenti sul Milan in quanto la procura di Milano non ha avviato indagini sul rapporto tra il Milan e la ‘ndrangheta.