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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 25 NOVEMBRE 2024

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Controlli agli stabilimenti balneari: denunce e sequestri Denunciati i proprietari di tre lidi tra Catona e Gallico. I titolari delle strutture responsabili di violazioni demaniali e favoreggiamento del lavoro in nero

Controlli agli stabilimenti balneari: denunce e sequestri Denunciati i proprietari di tre lidi tra Catona e Gallico. I titolari delle strutture responsabili di violazioni demaniali e favoreggiamento del lavoro in nero
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Nell’ambito del piano prefettizio di azione nazionale e transnazionale denominato “focus ‘ndrangheta 2015”, sono state predisposte dalla Questura di Reggio Calabria, una serie di attività ispettive interforze sul territorio provinciale volte anche ad una verifica sul corretto utilizzo del demanio marittimo nel litorale reggino.

Dallo scorso mese di giugno, personale della Guardia Costiera congiuntamente alle altre Forze di Polizia (Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia Provinciale, Corpo Forestale, Polizia Municipale, Roan Guardia di Finanza) ed al personale dell’ispettorato del Lavoro, ognuna negli ambiti delle proprie competenze, ha effettuato una serie di ispezioni ed accertamenti sul litorale di Catona e di Gallico del comune di Reggio Calabria.

Le attività ispettive effettuate all’interno di tre lidi hanno permesso alla polizia giudiziaria intervenuta di deferire alla locale Autorità Giudiziaria i tre titolari degli stabilimenti balneari per tutta una serie di violazioni sia di natura demaniale che paesaggistica, oltre alle contestazioni amministrative contestate dai vari soggetti intervenuti, con particolare riferimento al fenomeno della presenza di eventuali “lavoratori in nero”.

Si riportano nel dettaglio le congiunte attività di polizia eseguite:
• Catona: Denunciato alla Procura di Reggio Calabria il sig. A.F. (1963) con consequenziale sequestro preventivo di tutte le opere difformi ed alcune non contemplate nel titolo concessorio rilasciato dal comune di Reggio Calabria per violazioni edilizio-urbanistiche oltre che demaniali. La Polizia provinciale ha altresì riscontrato, con l’ausilio del tecnico del servizio idrico comunale, il non corretto allaccio alla rete idrica comunale sequestrando i rubinetti in ingresso al lido. Attività convalidata dal Giudice per le indagini preliminari dott.ssa Amodeo Margherita giusta richiesta del pubblico ministero dott. Salvatore FARO.

• Catona: Denunciato alla Procura di Reggio Calabria il sig. G.R. (1957) con consequenziale sequestro preventivo di tutte le opere difformi ed alcune non contemplate nel titolo concessorio rilasciato dal comune di Reggio Calabria per violazioni edilizio-urbanistiche oltre che demaniali. La Polizia provinciale ha altresì riscontrato, con l’ausilio del tecnico del servizio idrico comunale, il non corretto allaccio alla rete idrica comunale sequestrando i rubinetti in ingresso al lido. Attività convalidata dal Giudice per le indagini preliminari dott. Minniti Massimo giusta richiesta del pubblico ministero dott.ssa Annamaria Frustaci.

• Gallico: Denunciato alla Procura di Reggio Calabria la sig.ra C.G. (1973) con consequenziale sequestro preventivo di tutte le opere difformi ed alcune non contemplate nel titolo concessorio rilasciato dal comune di Reggio Calabria per violazioni edilizio-urbanistiche oltre che demaniali. La ditta occupava altresì circa 1000 mq in più rispetto a quella autorizzata dall’ente comunale. La Polizia provinciale ha altresì riscontrato, con l’ausilio del tecnico del servizio idrico comunale, il non corretto allaccio alla rete idrica comunale sequestrando i rubinetti in ingresso al lido. Attività convalidata dal Giudice per le indagini preliminari dott.ssa Barillà Cinzia giusta richiesta del pubblico ministero dott. Massimo Baraldo.

Nelle prossime settimane verranno intensificate le attività di controllo del territorio finalizzate al corretto utilizzo del demanio marittimo, in base agli obiettivi condivisi dal tavolo tecnico insediato presso la Questura di Reggio Calabria giuste direttive del sig. Prefetto dott. Claudio SAMMARTINO.