La Capitaneria di porto di Gioia Tauro, dopo una serie di controlli mirati a verificare la qualità del pesce venduto nei comuni della Piana, ha provveduto, nei giorni scorsi, a mettere in atto un sequestro penale, uno amministrativo e sei contestazioni di trasgressioni amministrative, per un totale di circa 15 mila euro.

Nel corso dell’operazione, la Guardia Costiera guidata dal comandante Francesco Chirico, ha controllato le pescherie dei comuni di Gioia Tauro, Palmi e Taurianova e ha rilevato la presenza di pesce etichettato in maniera non corretta, di prodotti in vendita senza la necessaria tracciabilità, di pesce in cattivo stato di conservazione e di prodotti in vendita anche dopo la data di scadenza.

I continui controlli dei militari della Capitaneria di Porto – come comunicato in una nota – vengono messi in atto a garanzia dell’ecosistema marino e degli stock ittici, oltre che a tutela dei consumatori finali del prodotto ed anche e soprattutto a tutela di quei pescatori e pescivendoli che rispettano scrupolosamente le norme vigenti. L’acquisto di pesce, infatti, conservato e venduto in maniera non consona, può causare seri danni alla salute degli acquirenti.