Controlli serrati tra arresti per armi, contrasto allo spaccio di stupefacenti e occupazioni abusive Si chiude con un bilancio estremamente positivo per i Carabinieri del Comando Provinciale di Vibo Valentia, a fase calda del Ferragosto
Si chiude con un bilancio estremamente positivo per i Carabinieri del
Comando Provinciale di Vibo Valentia, la fase calda del Ferragosto.
Nella settimana appena trascorsa ed in particolare nel weekend di
Ferragosto, gli uomini della Benemerita sono riusciti a produrre
un’intensa attività di controllo del territorio vibonese, anche con servizi
straordinari presso i centri di maggiore afflusso turistico (Pizzo, Tropea e
Nicotera), negli orari della movida notturna, in stretto coordinamento
con le altre Forze di Polizia e in linea con gli auspici espressi in sede di
Comitato per l’Ordine e Sicurezza Pubblica dal Prefetto Roberta LULLI.
Significativa e motivo di particolare soddisfazione per i vertici dell’Arma
l’assenza sul territorio di eventi delittuosi e di sinistri stradali gravi,
nonostante il grande flusso veicolare, a beneficio dei tanti turisti e dei
cittadini vibonesi, che hanno potuto così trascorrere in piena sicurezza e
serenità questo periodo.
Se il principale obiettivo era quello di garantire sicurezza alla
popolazione, insieme alle altre Forze di Polizia, non sono però mancati
per i Carabinieri i risultati anche sotto il profilo della repressione dei
reati, tra i quali si segnalano le seguenti operazioni andate a segno.
Sorpresi alla guida senza patente, senza copertura assicurativa e in
stato di ebrezza alcolica
A Mileto, un motociclista, è stato sorpreso dai Carabinieri della
Radiomobile di Vibo Valentia, alla guida di un motoveicolo che non
poteva circolare perché precedentemente sottoposto a sequestro dagli
stessi militari, appena 3 giorni prima. In particolare, la stessa moto, gli
era stata sequestrata e affidata in custodia giudiziale perché il
motociclista è stato sorpreso alla guida senza patente e privo di
copertura assicurativa. Come se due sequestri nel giro di 24 ore non
bastassero, il soggetto non si è dato per vinto ed ha continuato
imperterrito ad assumere una condotta illecita sotto il profilo della
circolazione della strada. A poche ore di distanza, ha deciso di passare
dalle 2 ruote ormai affidate ad un deposito giudiziale, alle quattro ruote.
È stato infatti nuovamente fermato alla guida di una vettura senza
averne alcun titolo vista la patente ritirata. La vettura è stata sottoposta
a sequestro e affidata anch’essa al deposito giudiziale.
Ad un altro utente della strada, sorpreso alla guida di un motoveicolo
senza copertura assicurativa e con patente revocata, oltre le sanzioni
amministrative sono stati contestati anche illeciti penali. Durante la
perquisizione del veicolo è stato trovato infatti un coltello a serramanico
di genere vietato.
Lungo la Costa degli Dei, ad una ragazza è stata ritirata la patente per
guida in stato di ebbrezza alcolica, mentre ad un giovane è stato
sequestrato un coltello a serramanico del genere vietato.
Oltre trecento i veicoli controllati in tutta la provincia, numerose le
infrazioni al codice della strada elevate, che nei casi più gravi hanno
comportato il ritiro della patente: una decina in tutto i documenti di
guida ritirati.
Occupazione abusiva di area demaniale
A Spilinga, durante i controlli alle strutture ricettive situate lungo la
costa, un imprenditore turistico è stato segnalato alla Procura di Vibo
Valentia perché ha occupato arbitrariamente un’area demaniale
marittima dell’estensione di circa 300 mq, mediante l’installazione di
ombrelloni, lettini e sedie a sdraio senza alcuna autorizzazione.
Spaccio, uso di sostanze stupefacenti e assuntori segnalati alla
Prefettura
A Vibo Marina, ambito specifica attività di contrasto allo spaccio di
sostanze stupefacenti nelle zone turistiche, ai Carabinieri della locale
Stazione, è saltata all’occhio un’insolita pianta posta sul balcone di
un’abitazione. Tra i vari vasi con fiori e piante ornamentali spiccava
infatti una pianta di canapa indiana dell’altezza di circa 180 cm.
I Carabinieri non perdono tempo ed entrano subito in azione con
un’immediata perquisizione domiciliare. Durante le operazioni di ricerca,
ad insospettire particolarmente i Carabinieri, è stata la struttura
piuttosto insolita di un tavolo in legno. Occultate nel sottofondo ricavato
sul piano di appoggio, trovano infatti diverse dosi di sostanza
stupefacente del tipo marijuana e haschisc. Sempre nello stesso
nascondiglio sono state rinvenute inoltre diverse confezioni di
cellophane vuote e un piatto con residui di polvere bianca che insieme a
tutto lo stupefacente trovato è stata repertata per le successive analisi
di laboratorio. Il responsabile è stato arrestato e posto ai domiciliari.
Non sono mancati i sequestri di sostanze stupefacenti di modica
quantità, per uso personale. Per gli assuntori, è stata inviata la prevista
segnalazione al Prefetto di Vibo Valentia.
Arresto per Armi
Durante un controllo alla circolazione stradale, nei pressi del nevralgico
svincolo autostradale di Sant’Onofrio, i Carabinieri della radiomobile di
Vibo hanno notato l’andatura piuttosto insolita di un veicolo. Alla vista
dei Carabinieri l’uomo alla guida ha infatti effettuato una manovra
indecisa che ha subito destato sospetto. Parte l’inseguimento lungo un
breve tratto dell’A2 dove l’uomo è stato fermato. L’immediata
perquisizione del veicolo ha dato esito positivo: occultata ed avvolta in
un panno, hanno trovato la pistola e le munizioni incastonate in
un’insenatura ricavata dietro il vano porta oggetti.
Interventi per liti tra vicini
A Vazzano, al termine di un’attività investigativa avviata dopo le
reciproche querele presentate da due famiglie, maturate a causa di
dissidi privati, i Carabinieri della locale Stazione hanno segnalato
all’Autorità Giudiziaria due persone per lesioni personali.
Uno scenario più allarmante si è presentato invece a Rombiolo: una lite
tra due vicini armati rispettivamente di ascia e di un affilatissimo coltello.
Tutto lasciava presagire il peggio, ma il tempestivo intervento dei
Carabinieri della locale Stazione, allertati da una richiesta d’intervento al
112, ha evitato più gravi conseguenze. Il litigio, fomentato dagli
interminabili schiamazzi notturni, è giunto al culmine nella mattinata
odierna, quando, giunti i Carabinieri nei pressi dell’abitazione dei due, li
trovano a brandeggiare le loro armi l’uno contro l’altro, tra le urla di
minacce di morte più disparate. L’intervento è stato fulminio, i due sono
stati immediatamente disarmati e riportati alla calma. Dai primi
accertamenti, è scattata per entrambi la denuncia per detenzione
abusiva di oggetti atti ad offendere.
Borseggi
A Tropea, i Carabinieri della Compagnia, durante i servizi preventivi
svolti nelle aree maggiormente frequentate dai turisti, spesso bersagli
dei borseggiatori, hanno ritrovato uno smartphone che era appena stato
rubato. Grazie alle preziose e tempestive indicazioni della vittima, la
quale si è subito rivolta all’Arma, i Carabinieri hanno individuato e
perquisito il potenziale borsaiolo trovando l’oggetto della refurtiva che è
stato prontamente restituito al legittimo proprietario.
Rintracciata una persona su cui gravava un provvedimento restrittivo
e Daspo
A Vibo Valentia, è stata controllata una persona a cui era stata notificato
un Daspo, cioè il divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono
manifestazioni sportive di ogni squadra e categoria, comprese le gare
amichevoli, nonché quelle disputate dalla Nazionale Italiana, per la
durata di due anni. I Carabinieri della Stazione di Vibo Valentia l’hanno
scoperto all’atto di un controllo svolto durante i servizi preventivi
predisposti in questi giorni di esodo. Il soggetto si è “guadagnato” il
Daspo perché riconosciuto colpevole – dal Tribunale di Vibo Valentia – di
gravi disordini in occasione degli incontri della U.S. Vibonese durante la
stagione calcistica 2015. Come se non bastasse è stato anche
condannato, con il medesimo provvedimento, alla pena detentiva di un
anno e 3 mesi. Pena a cui gli è stata data possibilità di sottrarsi
legittimamente presentando un’istanza di misura alternativa alla
detenzione. Ma lui, all’epoca della notifica, anziché presentare l’istanza,
ha pensato bene di andare a vivere in Germania. Sono così scattate le
manette e per lui si sono aperte le porte del carcere di Vibo.