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TAURIANOVA (RC), VENERDì 22 NOVEMBRE 2024

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Convegno in Senato su tutela minori mafia Il dibattito è stato promosso dal Garante dell'infanzia Marilina Intrieri

Convegno in Senato su tutela minori mafia Il dibattito è stato promosso dal Garante dell'infanzia Marilina Intrieri
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Introdotto dal garante On. Marilina Intrieri, sonno intervenuti il Presidente del
tribunale dei minorenni di RC Roberto Dibella,il Procuratore della Repubblica
Federico Cafiero de Raho, il Procuratore della Repubblica Giuseppe Creazzo,l’on
Enza Bruo Bossio della commissione parlamentare antimafia,l’on Mario oliverio
Presidente dela regione Calabria,e ha concluso i lavori, moderati
dall’Ambasciatore Francesco Maria Greco, che sono stati conclusi dall’On.
Sottosegretario alla Giustizia dott. Cosimo Ferri
Il tema affrontato dai relatori è stato quello del rapporto tra l’
indottrinamento mafioso e la responsabilità genitoriale che si realizza in
alcuni contesti familiari di mafia e di criminalità organizzata.
Si tratta di comportamenti attuati da genitori nei confronti dei figli minorenni
che venendo meno al dovere genitoriale di educazione, attuano una condotta
volta alla trasmissione di disvalori dell’antistatalità dell’antigiuridicità,
concetti altamente lesivi dell’interesse minorile.
I relatori che si sono succeduti hanno evidenziato che in taluni casi
l’ordinamento è chiamato a porre in essere le azioni necessarie per frapporsi
all’esercizio delle attività genitoriali e inibire le lesioni dei diritti minorili.
Il tribunale per i minorenni di RC per tutelare alcuni minori di ambienti
familiari appartenenti alla criminalità organizzata ha assunto l’orientamento
giurisprudenziale esposto dal presidente Roberto di Bella di provvedimenti,
in via d’urgenza e inaudita altera parte, per rischi evidenti di integrità
psicofisica, differendo il contraddittorio con le famiglie controparti. I
provvedimenti riguardano minori il cui ambiente familiare ha avuto una negativa influenza con manifestazioni di pericolosità sociale, grave rischio di
devianza, irregolarità nella condotta e nello stile di vita per frequentazioni con
pregiudicati, reiterata assenza scolastica, atteggiamenti violenti improntati al
bullismo.
In tale attività di tutela minorile gli Uffici Giudiziari del distretto della Corte
d’Appello di Reggio di Calabria per ovviare all’assenza di disposizioni
specifiche nel 2013 hanno siglato un protocollo d’intesa per interventi
coordinati tra Procura della Repubblica DDA, Uffici giudiziari minorili di
tutela per minori disagiati, inclusi i cc.dd. minori di mafia, autori o vittime di
reati con la comunicazione di possibili situazioni di pregiudizio minorile di
tipo familiare al fine di attuare, per tempo, le azioni di tutela di cui hanno
parlato i procuratori della Repubblica Cafiero de Raho e Creazzo. Molto
importante il ddl annunciato dall’on Enza Bruno Bossio a seguito anche della
carenza legislativa evidenziata dal presidente del tribunale per i minorenni di
Catanzaro fatta in sede di audizione in commissione antimafia inerente
l’obbligo di comunicazione dell’ordinanza da parte del giudice che applica la misura di
custodia cautelare in carcere o agli arresti domiciliari nei confronti di soggetto
maggiorenne che abbia figli di età inferiore agli anni 18 da comunicarsi alla Procura della
Repubblica presso il Tribunale per i minorenni competente per territorio per le
opportune tutele nei confronti della prole.
Il Presidente della Regione On Mario Oliverio nel condividere pienamente
l’orientamento giurisprudenziale del tribunale per i minorenni ha assicurato tutte le
azioni amministrative di tutela di competenza della regione e l’adesione al protocollo
liberi di scegliere di prossima sottoscrizione tra Stato,regione, Autorità Giudiziarie e
garante per l’infanzia.
Nel concludere i lavori il sottosegretario Cosimo Ferri dopo una analisi sulla proposta
di riforrna si è impegnato alla convocazione di un tavolo per le buone pratiche assunte
dal distretto giudiziario di Rc che possono rappresentare un modello per
promuovere linee guida in altri territori del Paese.