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TAURIANOVA (RC), VENERDì 29 NOVEMBRE 2024

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Corigliano, convegno sulla legalità di “Universo Minori” La crisi della legalità causata da due mali: egoismo ed indifferenza

Corigliano, convegno sulla legalità di “Universo Minori” La crisi della legalità causata da due mali: egoismo ed indifferenza
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Stamattina presso l’istituto Nicholas Green – Falcone e Borsellino di Corigliano, guidato dal Dirigente Scolastico Alfonso Costanza, l’associazione “Universo Minori” con la presidente dottoressa Rita Tulelli ha organizzato un convegno riguardante la legalità. Presente il direttore della Casa Circondariale di Rossano Giuseppe Carrà, il Comandante la Capitaneria di Porto di Corigliano, Capitano di Fregata Canio Maddalena e rappresentanti del Comando Compagnia Carabinieri di Corigliano.

Il Dirigente Scolastico ha introdotto i lavori puntualizzando che un percorso di legalità fa riferimento ad un problema di natura culturale e che la crisi della legalità è causata essenzialmente da due grossi mali della società odierna: egoismo ed indifferenza. I giovani, ha evidenziato il Dirigente, cercano adulti credibili, il cambiamento è il frutto di ciò che costruiamo giorno per giorno nelle nostre realtà. La Scuola, ha aggiunto il Dirigente, affianca al compito dell’insegnare ad apprendere, soprattutto quello dell’insegnare a essere persona.

Presente anche l’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Corigliano, Tommaso Mingrone che ha preso la parola l’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Corigliano, Tommaso Mingrone che ha evidenziato che non rispettare le regole danneggia tutti, a partire dalle piccole cose fino alle più grandi. Il Prof. Damiano Altimari, referente del Progetto “La Regola è libertà” ne ha illustrato le finalità educative e presentato le varie iniziative intraprese sul tema dalla Scuola.

Il Direttore della Casa Circondariale di Rossano, Giuseppe Carrà, ha continuato il dibattito in aula, sottolineando il desiderio di libertà e di istruzione, che molti detenuti avvertono oggi, ponendo in rilievo che essi sono figli dell’ignoranza e non della povertà. “Con la cultura, – ribadisce Carrà,- l’uomo è libero di fare le proprie scelte perché è cosciente delle conseguenze e se ne assume le responsabilità”.