CORIGLIANO C. (Cs) – Ridotta la spesa improduttiva,
prioritariamente quella riguardante i fitti passivi e la spesa per il canile. Recuperata
l’evasione tributaria, soprattutto in materia di Tari e idrico. Migliorata la riscossione di
diversi punti percentuali dei tributi e delle tariffe. Esaurita la difficile fase di
ricognizione, si valorizzerà il patrimonio comunale. Riconosciuti debiti fuori bilancio
pregressi, ante 2013, e non generati di nuovi.
Sono, questi, i risultati conseguiti dall’Esecutivo guidato da Giuseppe GERACI che, fin
dall’insediamento è stato costretto ad affrontare una consistente criticità del bilancio ereditato, alla
quale, prima di affrontare ogni altra azione programmatica, ha dovuto dare soluzione attraverso
scelte difficili, ma necessarie.
È quanto fa sapere l’assessore al bilancio Mauro STELLATO sottolineando che attraverso la
proposizione e successiva adozione del piano finanziario di risanamento triennale è stato
scongiurato il reale pericolo di dissesto dell’ente.
Un assunto desumibile dalla delibera n. 12/2014 della Sezione regionale di controllo della Corte dei
conti di Catanzaro – continua l’assessore – con la quale il Magistrato ha chiuso favorevolmente per
il Comune, l’intrapresa procedura di dissesto finanziario sanzionatorio. Scelte drastiche –
continua STELLATO – ben attuate dagli assessori che mi hanno preceduto, che hanno
determinato il contemporaneo miglioramento dei parametri sulle entrate correnti, che nel corso
del 2016, per la prima volta, si sono attestati a 23,6 milioni di euro. Non solo. Un corretto uso
degli strumenti normativi, in un sistema di radicali cambiamenti del sistema contabile locale, ha
permesso una puntuale pulizia delle criticità presenti in bilancio, con la definitiva
cancellazione di oltre 22,5 milioni di euro (di cui 13 per riaccertamento straordinario) di crediti
virtuali, perché non correlati a obbligazioni giuridiche perfezionate. Il ricorso alle anticipazione di
liquidità ottenute da tutti i Comuni (ma anche Province e Regioni) nel corso del periodo – grazie ai
decreti legge 35/2013, 66/2014 e 78/2015 – hanno permesso di ristabilire l’equilibrio finanziario
dell’ente, che chiude con un saldo attivo di oltre 5,5 milioni di euro, a tutto il 31 dicembre
2016, senza avere fatto alcun ricorso all’utilizzo della anticipazione di tesoreria. Tralascio –
conclude – per questioni di stile ma soprattutto allo scopo di non alimentare ulteriori inutili
polemiche, di sottolineare le ricorrenti confusioni, che si leggono sulla stampa ad iniziativa di
tecnici, tra debito degli enti e sedicente disavanzo di amministrazione.