Corigliano-Rossano, Antonelli: “Non siamo Caino e Abele” Il vicepresidente del consiglio comunale di Rossano abbraccia la linea pro fusione: “Sul turismo serve visione d’insieme tutelando le identità”
ROSSANO (Cs) – Continuiamo a programmare il futuro della nostra Città e dell’Area Urbana. È indispensabile adoperarsi per mettere in atto quei processi e quelle idee innovative di cui si parla da tempo. La svolta potrà avvenire solo se riusciremo a valorizzare le nostre peculiarità culturali, storiche, monumentali, paesaggistiche, oltre alle eccellenze produttive e alle tipicità agroalimentari. Ma prima di tutto dobbiamo cambiare atteggiamento. Il territorio ha bisogno di unione, energie positive e propositive. Bisogna smetterla di essere distruttivi, faziosi e critici a priori. Questo atteggiamento disfattista che vede gli uni contro gli altri come in una moderna parabola di Caino e Abele, che si ripete sempre con gli stessi risultati, non ha portato e non porterà mai nulla di buono. Dobbiamo andare avanti insieme, uniti e compatti, perseguendo il bene comune.
È questa l’esortazione del vicepresidente del Consiglio Comunale di Rossano, Lorenzo Antonelli, che traccia un bilancio di quello che è stato il pesante e problematico anno appena passato, auspicando un 2015 all’insegna della cooperazione sinergica e costruttiva, per voltare definitivamente pagina.
Questa Amministrazione Comunale – continua Antonelli – si è adoperata al meglio per affrontare le problematiche macroscopiche che volta per volta si sono presentate nel corso del complesso anno appena passato. Nonostante le risorse esigue e le difficoltà di cassa, note e palesi, Rossano ha comunque intrapreso un percorso di rinascita e sviluppo, che sono sotto gli occhi di tutti. Su questo si deve continuare a lavorare per riuscire a garantire una crescita concreta alla Città ed all’intero territorio. La valorizzazione del nostro patrimonio artistico e delle eccellenze del territorio è la chiave per giungere finalmente ai risultati che attendiamo da ormai troppo tempo. La fusione con la vicina Città di Corigliano rappresenta un’occasione unica per promuovere in maniera omogenea il complesso patrimonio culturale delle due Città e del territorio. Non attraverso una programmazione culturale congiunta che sposti da una parte all’altra i residenti o i visitatori occasionali, nel momento del singolo evento, bensì la valorizzazione di percorsi artistico-culturali e monumentali che, in maniera costante, attirino gli interessi del turismo, garantendo un’offerta completa a 360 gradi. Dall’accoglienza alle strutture ricettive, dalle infrastrutture ai servizi. Il tutto – sottolinea ancora il Vicepresidente del Consiglio Comunale – per poter godere di uno spettacolo monumentale tra i più belli del Mezzogiorno d’Italia. Dal Castello Ducale, uno dei più belli e meglio conservati di tutto il Meridione, al Quadrato Compagna, per quanto riguarda Corigliano. Dall’antico oratorio di San Marco al preziosissimo Codex Purpureus Rossanensis che certamente rappresenta il fulcro delle emergenze artistiche e monumentali del territorio.
Tutta la comunità attende il ritorno in Città del prezioso Manoscritto Purpureo, dopo la lunga straordinaria e delicata fase di restauro. Una attesa che per Rossano deve rappresentare un vero e proprio periodo di avvento e di preparazione. Nasce da qui – conclude Antonelli – la necessità, in questo anno, il 2015, dedicato al Codex, di iniziare a informare, educare e sensibilizzare la popolazione, gli operatori turistici e anche le scuole, attraverso una sinergia tra forze sociali, istituzionali ed imprenditoriali, sul valore storico e religioso – così come rimarcato in più occasioni dall’Arcivescovo S.E. Mons. Giuseppe Satriano – di questo unico monumento vivente e sulle opportunità che esso può offrire al definitivo sviluppo di quest’area della Calabria.