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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 26 NOVEMBRE 2024

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Coronavirus, in Calabria “sono stati fatti pochi tamponi” Lo afferma il ministro Boccia, annunciando che domani ricorrerà al Tar contro l’ordinanza della Santelli. Unica Regione nei fatti “fuorilegge” rispetto alle linee guida governative

Coronavirus, in Calabria “sono stati fatti pochi tamponi” Lo afferma il ministro Boccia, annunciando che domani ricorrerà al Tar contro l’ordinanza della Santelli. Unica Regione nei fatti “fuorilegge” rispetto alle linee guida governative
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Continua il braccio di ferro tra il Governo e la Regione Calabria, oggi il ministro per gli affari regionali Francesco Boccia in un’intervista al Messaggero, rilancia la questione sulla “disubbidienza” della presidentessa calabrese Jole Santelli in merito alla famosa ordinanza partorita nella notte dove vi è consentito di aprire bar, ristoranti e pizzeria purché all’aperto. Mentre il Dpcm varato dal governo per queste attività commerciali da domani è consentito l’asporto e la consegna a domicilio.
Il ministro Boccia, poco dopo che il premier Conte aveva dichiarato in Aula che ogni presa di posizione delle Regioni non in linea con gli indirizzi governativi “è da considerarsi illegittima”, aveva annunciato una diffida se quell’ordinanza non venisse ritirata. Nulla di fatto, la Santelli non ne vuole proprio a che sapere, anzi, la conferma con forza. E tra i sostenitori trova anche il presidente del consiglio regionale, Mimmo Tallini in un usuale intervento per la figura di imparzialità che ricopre, affermando, rivolgendosi a Boccia, a un ministro dello Stato, “Se insisterà sulla linea dura, se cercherà di introdurre in maniera subdola una forma di ‘clausola di supremazia’ a colpi di ricorsi, sappia che non ci faremo piegare e risponderemo con altrettanta fermezza”. Ovviamente il ministro nell’esercizio delle sue funziono agirà e già da domani come egli stesso ha dichiarato che se non ritirerà l’ordinanza domani si passerà al Tar, accusando la Santelli “di di mettere a rischio la vita dei cittadini, lavoratori e clienti, e inoltre, Siccome abbiamo voluto essere rigorosi ma collaborativi, impugnando diamo alla Santelli ancora una chance”. E afferma pure una questione che fa molto riflettere, dopo che ieri c’è stata la buona notizia che per la prima volta nel bollettino regionale calabrese non ci sono stati nuovi soggetti positivi, “La Calabria fa meno della metà dei tamponi del Trentino Alto Adige avendo il doppio della popolazione”.
Il ministro parla delle linee guida che dà lo Stato, le Regioni si devono adeguarle e rispettarle, è pur vero che “ha prevalso il buonsenso, ci sono state discussioni forti, però mai violazioni di regole a parte la Calabria”. D’altronde ci facciamo sempre riconoscere…
Molto probabilmente, come ha fatto capire il ministro Boccia, dopo il 18 maggio ci saranno delle aperture con criteri differenziati per Regioni, ovviamente si partirà con quelle che hanno avuto contagi minori o quasi vicino allo zero rispetto alle altre Regioni, come quelle de Nord i quali erano (e ancora purtroppo lo sono) dei focolai di coronavirus cui prestare la massima attenzione in quanto perennemente in fase di allerta.
Certo, analizzando bene le parole del ministro, in funzione all’avventata apertura dell’ordinanza regionale calabrese, sul numero minore dei tamponi rispetto al Trentino, qualche incertezza e perplessità in merito all’azzardo di questa ordinanza è d’obbligo. Era proprio il caso?