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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 18 DICEMBRE 2024

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Corruzione nel sindacato, 7 indagati, tra questi il calabrese della Cisal Francesco Cavallaro Inchiesta della Guardia di Finanza su presunte corruzioni commesse per ottenere il parere favorevole, già negato dal ministero, alla divisione del patronato Encal-Inpal in Encal-Cisal e Inpal conservandone però i vantaggi economici e patrimoniali. La nota dell'avv, di Cavallaro, "Il Tribunale della Libertà ha ritenuto insufficienti gli indizi di colpevolezza"

Corruzione nel sindacato, 7 indagati, tra questi il calabrese della Cisal Francesco Cavallaro Inchiesta della Guardia di Finanza su presunte corruzioni commesse per ottenere il parere favorevole, già negato dal ministero, alla divisione del patronato Encal-Inpal in Encal-Cisal e Inpal conservandone però i vantaggi economici e patrimoniali. La nota dell'avv, di Cavallaro, "Il Tribunale della Libertà ha ritenuto insufficienti gli indizi di colpevolezza"

Corruzione nel sindacato, 7 indagati, tra questi il calabrese della Cisal Francesco Cavallaro, secondo l’accusa, al fine di ottenere la scissione parziale del patronato Encal-Inpal in patronato Encal-Cisal e patronato Inpal avrebbe corrotto Ferrari e D’Andrea alcuni «favori». In particolare (d’intesa con Miele), Cavallaro avrebbe richiesto a Iervolino l’assunzione di Rossi (figlio della Ferrari) quale professore dell’Università Pegaso. Cavallaro è poi accusato di aver pagato una vacanza a Tropea alla Ferrari e al marito, oltre al noleggio di una barca e regali come una borsa di pregio e una cravatta al marito della Ferrari.
(ANSA) Figurano anche l’imprenditore Danilo Iervolino, ex proprietario dell’università telematica Pegaso e presidente della Salernitana, il segretario generale del sindacato Cisal Francesco Cavallaro, il segretario generale del ministero del Lavoro Concetta Ferrari e Fabia D’Andrea, all’epoca dei fatti vice capo di gabinetto del ministro del Lavoro, tra le sette persone indagate a Napoli in un’inchiesta della Guardia di Finanza su presunte corruzioni commesse per ottenere il parere favorevole, già negato dal ministero, alla divisione del patronato Encal-Inpal in Encal-Cisal e Inpal conservandone però i vantaggi economici e patrimoniali.
Gli inquirenti (procuratore aggiunto Sergio Ferrigno e sostituto procuratore Henry John Woodcock) hanno chiesto il rinvio a giudizio per tutti gli indagati di cui fanno parte anche Mario Miele (presidente del consiglio di amministrazione della società “Centro autorizzato di assistenza fiscale Cisal srl”, ex consigliere di amministrazione dell’Università Mercatorum e attuale dirigente della Us Salernitana), Francesco Fimmanò (che avrebbe svolto il ruolo di mediatore) e Antonio Rossi (figlio del segretario generale del ministero del Lavoro).
L’udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 24 novembre.
“Prediamo atto della diffusione, tardiva e non casuale, di questa notizia”, commenta l’avvocato Alessandro Diddi, legale di Concetta Ferrari, contattato dall’ANSA.
“Peccato – aggiunge – che siano già state chieste delle misure cautelari per gli indagati, tutte rigettate dal giudice per le indagini preliminari sia dal Tribunale delle Libertà di Napoli”.
L’università Pegaso in una nota precisa che “si tratta di una vicenda precedente all’attuale gestione, per la quale è stata fornita piena collaborazione alla Procura, che ha qualificato Università Pegaso come parte lesa e si riserva di ricorrere in tutte le sedi a propria tutela”.

La nota dell’avvocato di Francesco Cavallaro

“Con riferimento alla notizia inerente il coinvolgimento del Segretario Generale della Cisal in un procedimento penale presso il Tribunale di Napoli, colpisce il fatto che chi ha divulgato tale notizia si sia guardato bene dal dire che il competente Tribunale della Libertà, con venti pagine di motivazione, ha ritenuto insufficienti finanche i semplici indizi di colpevolezza a carico del mio assistito”.
Avv. Domenico Colaci, difensore del Dott. Francesco Cavallaro